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Angoulème
2003 di
Barbara Giorgieri
Angoulème
non è come Lucca: tutta la città partecipa alla Fiera
Internazionale del Fumetto. Non so se quest'anno è stata
particolarmente ricca perché compiva trent'anni. Fatto sta che si
cominciava a respirare fumetti fin dalla stazione, col pupazzo del
"marsupilami" in tre dimensioni in vetrina all'arrivo. Le case
hanno personaggi dei fumetti dipinti sulle pareti. Le strade hanno
manifesti e frecce di ogni tipo. Le esposizioni sono sparse nelle chiese
e nei palazzi della città. Eppure ci sono anche le tendostrutture nelle
piazze! Insieme
al biglietto d'ingresso danno la piantina della città con i vari
"punti caldi" (anche se la mostra di Peynet non era sul
programma, era stata organizzata nella sagrestia di una chiesa con tanto
di merchandiesing relativo ai più famosi Fidanzatini del mondo,
risalente magari agli anni 50!). Volendo c'è anche la navetta gratuita
(ma io mi sono fatta tutto a piedi. Anche se non sono andata
dappertutto, ma solo nei posti che mi interessavano!! :-P) Cerchiamo
di procedere con ordine… ovviamente per me l'unico vero motivo di
andare alla manifestazione era per poter vedere dal vivo il lavoro del
mio mito, Rosinski. Tutta la sua carriera in mostra, dai primi
fumetti in Polonia all'ultimo, Western, il primo che ha
realizzato direttamente a colori (Thorgal e il Grande potere
del Chninkel sono in bianco e nero e successivamente colorati). Ci
sono andata due volte, trovando sempre una gran folla: la prima volta
c'era anche una scuola, i ragazzi giravano per la mostra con un
questionario del loro prof sulla carriera di Rosinski! E poi ci hanno
cacciato fuori per fare delle riprese. La seconda volta è stato un po'
più tranquillo, ma c'era sempre molta gente! Alla
cattedrale c'era invece la mostra di Peynet e vendevano anche lì
fumetto, anche alcuni a sfondo sociale, diretti agli adolescenti, che
trattavano temi come prostituzione, violenza e AIDS. Fumetti
educativi come dalle nostre parti se li sognano. Da notare anche le
numerose classi portate dai professori o maestri (c'erano anche molti
bambini) alle varie mostre o atelier di fumetto, come a dimostrare che in
Francia il fumetto è una materia di tutto rispetto che va insegnata
come tutte le altre. Lo
spazio Giovani era allestito nel Palazzo di Giustizia, anche lì una
breve mostra piuttosto interessante. Poi c'era la Bulle New York
con i piccoli editori e le fanzines. Ho ritrovato Nekomix,
di cui avevo preso un numero anni fa a Parigi, e che ora è felicemente
giunto al n.4 e ho conosciuto i ragazzi di Amalgam (merci,
Carine, pour le dessin!). I primi mi hanno detto di essere
un'associazione che si aiuta vendendo magliette, i secondi (che li
conoscono bene perché vengono dalla stessa università) hanno
confermato che come associazione hanno degli aiuti economici (o
dall'università o dal Centro Nazionale del Libro). Anche questa mi è
sembrata fantascienza. Ho
comprato un'utilissima guida su come diventare autore di BD allo stand
del Museo del Fumetto e lì dicono che le case editrici
cercano anche e soprattutto nelle fanzines i nuovi autori da lanciare.
La Fanzinotèque ufficiale è a Poitiers, quindi se volete
pubblicare in Francia, contattateli e forse avrete delle speranze! Ho
visto di corsa il padiglione della Glénat e Marvel France
perché c'era un gran caos, con un po' più di calma l'altro dove
c'erano Le Lombard e Castermann. Tristezza perché
Rosinski era presente per "dédicaces" sabato dalle 18 alle 21
e mi era impossibile essere presente… il prossimo anno devo dormire ad
Angoulème, sperando che ritorni!! J
Ovunque c'erano interminabili file per ottenere una dedica e un disegno (come in Italia si vedono solo allo stand della Bonelli…) e c'erano molti editori underground. Insomma una scelta talmente vasta da perdersi! E ho potuto trascorrerci soltanto una giornata, sennò chissà quanto altro avrei visto!
NON PERDETE LE FOTOGRAFIE DA ANGOULEME!
(31/1/2003)
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