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COMICON
2002
Napoli
8\9\10
Marzo
2002
di
Salvatore
Pasquale
Mi
è
stato
chiesto
di
fare
un
articolo
sulla
Comicon,
la
recente
manifestazione
dedicata
ai
fumetti,
che
si
è
tenuta
a
Napoli
dall’otto
al
dieci
marzo
2002.
Ci
tengo
a
precisare
che
io
non
sono
un
esperto,
o
almeno
non
mi
ritengo
tale,
è
giusto
definirmi
un
appassionato
quarantenne
mai
cresciuto
e
con
la
voglia
eterna
di
sognare.
E
chi
più
dei
fumetti
è
capace
di
farcelo
fare?
Devo
dire
che
oltre
ad
essere
felice
di
poter
parlare
della
passione
della
mia
vita,
ho
il
piacere
di
relazionarvi
su
una
delle
più
belle
mostre
di
fumetto
viste
negli
ultimi
anni
e
per
di
più
tenutasi
nella
mia
città.
La
cornice
di
Castel
Sant’Elmo
si
è
rivelata
magica
ed
ideale
per
eventi
di
questo
tipo.
Ciò
che
più
mi
ha
colpito
ed
entusiasmato,
è
stata
l’affluenza
di
migliaia
di
persone
che
nei
tre
giorni
hanno
letteralmente
invaso
la
manifestazione,
facendo
sentire
notevolmente
a
disagio
lo“spettro”
della
crisi
che
da
anni
ormai
affligge
il
comics
italiano.
Pensate
che,
quando
domenica
sera
intorno
alle
18,00
sono
uscito
dopo
tre
giorni
di
tour
incessante,
ai
botteghini
c’era
una
fila
interminabile
e
ormai
la
mostra
era
agli
sgoccioli.
Una
visione
che
mi
ha
commosso
a
dimostrare
che
quando
le
cose
vengono
ben
organizzate,
ben
supportate
e
pubblicizzate
i
risultati
si
possono
attendere
con
fiducia.
Dopo
questa
doverosa
prefazione
e
ringraziando
gli
organizzatori
della
manifestazione
che
finalmente
dopo
anni(ricordo
una
Neapolis
del
94
su
buoni
livelli
ma
non
certo
così)
hanno
regalato
alla
città
di
Napoli
una
grande
manifestazione
sui
fumetti,
passo
a
fare
la
cronaca
della
fiera.
La
Comicon
è
al
suo
quarto
anno
di
vita
(e
credo
che
se
mantiene
i
livelli
di
quest’anno,
sia
destinata
a
divenire
la
mostra
di
fumetti
più
importante
d’Italia)
dopo
la
prima
molto
buona,
la
seconda
e
la
terza
erano
state
leggermente
sotto
tono.
Sin
da
quanto
sono
entrato
nella
mostra,ma
già
nei
giorni
precedenti
quando
c’erano
state
le
conferenze
stampa,
ho
capito
che
ci
si
trovava
al
cospetto
di
un
“signor
evento”
e
che
questa
aveva
ben
altro
spessore
rispetto
alle
precedenti.
All’entrata
sono
stato
accolto
da
una
serie
di
gigantografie
di
Manara,
pare
disegnate
per
una
nave
da
crociera,
bellissime
e
che
rappresentavano
tutti
i
film
di
Fellini
e
al
centro
una
rappresentazione
di Partenope,
disegnata
apposta
da
Manara
per
la Comicon.
Alla
destra
vi
era
una
sala
conferenze,
piccola
ma
ben
arredata,
sulla
sinistra
invece
iniziava
la
mostra
dedicata
a
Milo Manara.
Un’esposizione
in
suggestivi
corridoi,
di
duecento
tavole
del
famosissimo
e
bravissimo
disegnatore
veronese.
Potete
ammirare
da
alcune
foto
che
ho
scattato
il
valore
di
questi
lavori,
tra
l’altro
disegnati
su
fogli
enormi
e
che
non
mi
aspettavo
fossero
il
supporto
utilizzato
dall’autore.
A
destra
mentre
si
ammiravano
questi
straordinari
lavori,
vi
era
l’accesso
alla
mostra
mercato.
C’erano
molte
case
editrici
fra
cui
ricordo
Coconino
Press,
Mare
Nero,
Panini
Comics,
Montego,
Alessandro
Editore,
Magic
Press,
Kappa
Edizioni,
Glamour,
Frigidaire,
Hazard
Edizioni
e
mi
scuso
per
quelle
che
non
ricordo,
antiquari,
librerie,
distributori
e
la
scuola
di
comics
di
Napoli.
Molto
ben
organizzata
e
con
dei
bei
stand
espositivi,
la
mostra
mercato
ha
offerto
molte
novità
fra
cui
la
presentazione
dell’albo
di
commemorazione
dei
40
anni
di
Diabolik
presentato
ed
autografato
allo
stand
da
Giuseppe Palumbo,
che
lo
ha
realizzato.
La
Montego
presentava
una
raccolta
di
storie
a
colori
dei
mitici
Altai
e
Jonson
di
Cavazzano
e
allo
stand
della
scuola
di
comics
di
Napoli,
si
potevano
avere
disegni
di
alcuni
allievi
della
scuola,
ma
non
solo.
Personalmente
ho
avuto
il
piacere
di
conoscere
Giuseppe
Ricciardi
(disegnatore
di Brendon)
e
Antonio
Marinetti(disegnatore
di
Nick Raider)
e
di
ricevere
da
loro
disegni
stupendi.
Due
giovani
autori
napoletani
molto
bravi
e
che
mi
sento
di
segnalare
alla
vostra
attenzione.
Mi
hanno
confidato
di
sentirsi
parte
di
una
scuola
napoletana
risalente
ai
periodi
della
nascita
del
fumetto
“Engaso
0.220”,
di
cui
fanno
parte
anche
i
gemelli
Cestaro,
sempre
della
Bonelli
ed
Enzo
Troiano
(leggete
l'intervista
che
ci
ha
concesso,
NdMaT)
e
che
loro
considerano
la
migliore
espressa
in
Italia
negli
ultimi
anni.
Sempre
negli
stand
ho
avuto
modo
di
parlare
con
Vincenzo
Sparagna
mitico
creatore
della
rivista
“Frigidaire”
simpatico
e
molto
alla
mano,
con
Palumbo
mi
sono
trattenuto
a
parlare
del
fumetto
in
generale
e
del
momento
di
crisi
che
lo
attraversa.
In
somma
ho
avuto
modo
di
avvicinare
alcuni
dei
miei
idoli
e
scoprili
particolarmente
socievoli.
Con
Vianovi,
che
ho
rivisto
con
piacere,
abbiamo
avuto
modo
di
parlare
della
stupenda
mostra
di Manara.
Ho
tra
l’altro
incrociato
fra
gli
stand,
che
girovagavano
in
mezzo
ai
visitatori:
il
mitico
Manara,
Silver,
Igort,
Enzo
Troiano,
Luca
Boschi,
Carlos
Trillo,
Luca
Enoch,
Davide
Toffolo,
Simone
Bianchi,
Roberto
Baldazzini
solo
per
citarne
alcuni.
Non
avevo
mai
visto
a
Napoli,
in
un
evento,
una
tale
concentrazione
d’autori
di
fumetto.
Affianco
alla
mostra
mercato
ho
visto
la
suggestiva
mostra
di
G.B.Carpi,
molto
carina
con
personaggi
della
mai
infanzia,
Nonna
Belarda
su
tutti
è
stata
quella
che
ho
ricordato
di
più.
Dopo
sono
ritornato
alle
mostre,
non
mi
sono
mai
saziato
di
vedere
le
tavole
di
Milo Manara,
a
giusta
ragione
l’ospite
d’onore
della
manifestazione.
Sono
riuscito
anche
ad
avere
un
suo
autografo
su
uno
dei
miei
volumi,
”L’apparenza
inganna”,
che
pensate
avevo
dal
lontano
1987.
Quello
è
stato
il
momento
più
bello
della
fiera
per
me.
Poi
ho
girato
le
altre
mostre:
sono
rimasto
incantato
dalle
tavole
a
colori
di
Igort,
veramente
dei
capolavori
d’illustrazione;
mi
hanno
un
po’
deluso
i
lavori
di
Luca
Enoch
non
tanto
quelli
in
bianco
e
nero,
quanto
quelli
a
colori;
non
mi
è
piaciuta
la
mostra
di
Baldazzini,
relegata
in
una
saletta
a
parte
in
quanto
a
sfondo
pornografico,
lo
trovata
troppo
volgare
e
banale;
ho
notato
molto
interessante
l’esposizione
dei
lavori
“Futuro
anteriore”
fra
cui
mi
hanno
particolarmente
colpito
Marco
Corona,
Dario
Morgante
e
Stefano
Zattera;
sono
rimasto
letteralmente
incantato
davanti
ai
lavori
di
Simone
Bianchi,
lo
ricordavo
bravo
ai
tempi
di
BrainTrust
e
avevo
visto
alcune
sue
cose
di Conan,
ma
i
lavori
esposti
a
Napoli
a
colori,in
particolare
quelli
dedicati
ai
99Posse
mi
sono
sembrati
veramente
fantastici,
è
una
vergogna
che
autori
di
tali
dimensioni
non
pubblichino
con
continuità
in
Italia;
di
fronte
a
lui
Enzo
Troiano
e
devo
dire
che
anche
per
lui
vale
il
discorso
fatto
per
Simone
Bianchi,
lo
ricordavo
dai
tempi
di
Engaso
ma
anche
i
suoi
lavori,
in
particolare
quelli
a
colori,
mi
sono
sembrati
fantastici;
per
finire
c’erano
le
tavole
di
Diabolik(rifacimento
del
mitico
numero
uno)
disegnato
da Palumbo.
Molto
belle,
ma
se
debbo
esprimervi
una
mia
personale
graduatoria,
direi
che
a
parte Manara,
che
definirei
fuori
concorso,
Simone
Bianchi
ed
Enzo
Troiano
mi
sono
sembrati
una
spanna
superiori
a
tutti
gli
altri.
Ho
assistito
all’incontro
con
Milo
Manara
e
Giuseppe
Palumbo,
gestito
magistralmente
da
Luca
Boschi
e
non
me
ne
voglia G.Palumbo,
che
pure
ammiro
tanto,
ma
sono
rimasto
molto
colpito
dalla
cultura
e
dal
personaggio
Milo
Manara
che
è
stato
sicuramente
il
protagonista
del
dibattito
e
che
ha
convinto
i
suoi
fans
non
solo
come
disegnatore
ma
sicuramente
come
persona.
Infine
ho
assistito
alle
varie
premiazioni
sabato
sera,
dei
premi
“AttilioMicheluzzi”.
Padrone
di
casa
Claudio
Curcio
organizzatore
principe
della
manifestazione
e
Luca
Boschi
più
in
palla
che
mai,
hanno
dato
vita
ad
uno
spettacolo
d’altri
tempi
per
il
Fumetto.
Palumbo
ha
vinto
diversi
premi,
ma
sono
stati
premiati
anche
Simone
Bianchi, Igort,
Silver,
e
per
finire
premio
speciale
per
Milo Manara.
Alla
fine
mi
sento
di
ringraziare
vivamente
chi
ha
organizzato
la Comicon,
che
ci
ha
dato
la
possibilità
di
ammirare
uno
straordinario Manara,
di
vedere
la
versione
di
Palumbo
di Diabolik,
di
scoprire
uno
straordinario Igort,
di
vedere
con
nostalgia
i
lavori
di G.B.Carpi,
di
scoprire
che
S.Bianchi
ed
E.Troiano
sono
diventati
bravissimi
e
sensibilizzare
tramite
quest’articolo
chi
può:
fateceli
vedere
pubblicati,
i
disegnatori
così
bravi.
Grazie
alla
Comicon,
per
un
fine
settimana,
almeno
per
un
po’
è
sembrato
uno
spettro
buffo
ed
insulso,
”la
crisi
del
fumetto”.
(15/04/2002)
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