Amazing Comics - Quotidiano di informazione sul fumetto

 

@SCRIVETECI@  Aspettiamo critiche, consigli ed idee. Siamo alla ricerca di nuovi collaboratori! @MAIL US@

 

Cosenza invasa dai fumetti

di Matteo Losso

 

Illustrazione di Raffaele Della Monica (c) dell'autoreNon sempre le invasioni sono bellicose. Talvolta invadere uno spazio significa solo riappropriarsene, prendere nuovamente possesso di qualcosa che avevamo semplicemente dimenticato di avere. Cosenza, in questo senso, è una città che vuole essere invasa. La comunità cosentina, grazie anche ad un'attenta guida politica, riscopre ogni giorno, con costanza ed orgoglio, le sue origini e la propria storia ed ha voglia di attualizzarle e calarle in maniera propositiva nella vita di tutti i giorni. E' così che le piazze ed i palazzi storici rifioriscono, che la gente ricomincia a frequentare le proprie strade ed a riempirle di vita, risvegliando sopite passioni.
Da Sabato 20 Dicembre 2003 anche la "Casa delle culture" situata nello splendido centro storico della città è stata invasa, aprendo le proprie porte al fantastico mondo della letteratura disegnata. A distanza di un anno dalla prima manifestazione legata al mondo dei fumetti, infatti, il capace e simpatico organizzatore e direttore artistico Luca Scornaienchi, ha dato vita ad una mostra che si intitola proprio "La città invasa". Grazie al supporto del Comune di Cosenza e della Sergio Bonelli Editore, fino al 15 Gennaio è stato possibile visionare gratuitamente numerose tavole di autori "bonelliani", dedicate a personaggi di culto come Tex, Dylan Dog, Magico Vento e tanti altri. Filo conduttore delle tante pagine esposte, realizzate da alcuni dei migliori artisti in forze all'editore milanese, è proprio il concetto di invasione, analizzato sotto numerose sfaccettature, fra sbarchi alieni sul nostro pianeta e viaggi in realtà virtuali.
Vero protagonista dell'appuntamento, il disegnatore salernitano Raffaele Della Monica: nei suoi splendidi pannelli è proprio la città di Cosenza ad essere "invasa", mentre alcuni momenti epici della storia cosentina vengono calati in un contesto moderno. In una tavola, ad esempio, riviviamo la sepoltura di Alarico nel fiume Crati, sebbene sullo sfondo sia ben visibile il ponte di ferro certamente successivo (!), mentre un'altra illustrazione davvero ricca di particolari ci mostra il Duomo attorniato da centinaia di "invasori" (uomini e donne di età, etnie, religioni e provenienze diverse), mentre addirittura alcuni dischi volanti sorvolano l'area e sembrano essere molto interessati alla città! A fianco ai lavori di Della Monica, comunque, vengono esposte le tavole di numerosi disegnatori di altissimo livello (un nome su tutti: Roberto De Angelis) e visitando la mostra si riesce ad avere una panoramica davvero vasta e variegata sulla migliore produzione fumettistica italiana.
L'inaugurazione della mostra è stata impreziosita dalla presenza di tre ospiti speciali, il disegnatore Raffaele Della Monica, lo scrittore Giuseppe De Nardo ed il saggista Raffaele De Falco, che ci hanno anche concesso alcune interessanti dichiarazioni…

 

Illustrazione di Raffaele Della Monica (c) dell'autorePerché una mostra del fumetto a Cosenza?
De Falco: Qui il pubblico è affamato di queste iniziative culturali. Ne ha bisogno e le richiede. Di solito al Sud c'è poco interesse da parte delle amministrazioni, che non si tirano indietro solo se vedono un ritorno economico. Fortunatamente a Cosenza è stato diverso. Non stiamo ancora parlando di Lucca, con ventimila spettatori paganti, ma sono convinto che se nel meridione ci fosse una "città del fumetto" potrebbe avere lo stesso successo. Ci sta provando il ComiCon di Napoli, anche noi abbiamo fatto qualche tentativo a Salerno ed i primi risultati iniziano a vedersi.


Hai invaso Cosenza con i tuoi splendidi disegni!
Della Monica: Ma è stata un'invasione pacifica! Ho realizzato queste tavole appositamente per la manifestazione ed ho voluto fare un confronto fra la Cosenza di oggi e quella del passato. Ho lavorato a distanza, su fotografie che mi sono state inviate e consultando libri sull'architettura e la storia di Cosenza. Ma la mia resta un'interpretazione "leggendaria", in cui i riferimenti storici si intrecciano ed il moderno convive con l'antico. Sono contentissimo della location della mostra e del risultato finale, anche perché per la prima volta ho visto le mie tavole riprodotte in formato gigante: mi piacciono molto!


Sembra che attualmente il fumetto stia attraversando un periodo di crisi, cosa ne pensi?
Di Nardo: Questo sicuramente è un momento di crisi, però ce ne sono stati altri. E credo che anche questa volta il fumetto riuscirà a riprendersi. Sicuramente bisogna cercare nuove strade e rendersi conto che un determinato tipo di fumetti non ha più la sua ragion d'essere ed è stato fin troppo sfruttato.


Come far riavvicinare il grande pubblico?
Di Nardo
: Nessuno lo sa, ma Sergio Bonelli ci sta provando, scommettendo su nuovi generi, nuovi meccanismi narrativi e anche su nuove formule: puntando sulle mini-serie o sui romanzi grafici e prescindendo dalla logica della serialità. Credo che sia davvero aperto ad altre proposte, anzi credo che cerchi qualcosa di completamente diverso, che possa riempire il vuoto creatosi negli ultimi anni.

 

"La città invasa" è stato sicuramente un appuntamento molto interessante ed è diventato una tappa obbligata fra i percorsi artistici e culturali di questa stagione. Una mostra visitata con tutta la famiglia, per ammirare le belle tavole esposte e riscoprire gli eroi della propria infanzia che ancora riescono a far sognare le nuove generazioni dell'era digitale.

 

(13/1/2004)

 

   

 

www.amazingcomics.it