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Kriminal, il re del delitto di Giampaolo Giampaoli
Proprio a propositivo di quest’ultimo, recentemente è uscito in tutte le edicole un volume di abbastanza apprezzabile rilegatura che raccoglie alcune delle storie più belle del cosiddetto “Re del delitto”. Si tratta della monografia Kriminal, in cui sono raccolte le ristampe dei sei numeri che narrano la estenuante lotta dell’eroe noir contro il suo acerrimo nemico Mister Ypsilon. Un volume da consigliare a tutti i giovani amanti del fumetto, per scoprire un modello di narrazione ormai completamente andato in disuso, ma che al tempo segnò una vera e propria liberalizzazione dell’espressione artistica dai modelli morali più intransigenti. Soggettista e sceneggiatore delle storie in questione è l’inossidabile e indistruttibile Max Bunker, al secolo Luciano Secchi, uno dei maggiori produttori italiani di fumetti degli ultimi quarant’anni. Ma non è certo indispensabile essere appassionati irriducibili per sapere cosa e quanto ha fatto tale personaggio. A lui va il merito di aver creato, tra i tanti altri, i due eroi al negativo di Kriminal e Satanik che, per certi aspetti, si rivelarono produzioni culturalmente superiori rispetto a Diabolik. Alle matite, invece, abbiamo l’ideatore grafico della serie dedicata al re del delitto, l’indimenticabile Roberto Raviola, alias Magnus, che con tale personaggio portò a maturazione il tratto grottesco e accattivante che lo caratterizzava.
La sete di denaro è una costante nelle macabre avventure di Kriminal, ma non si può assolutamente limitare a questo tale personaggio. Nelle pagine scritte da Secchi e disegnate da Raviola prende vita una saga affascinante, dove si analizzano in modo sottile ma a volte impietoso, vizi e virtù della società del boom economico. La stessa società dove agli uomini non era indispensabile chiamarsi Kriminal per sentirsi in dovere di dire o fare di tutto.
Kriminal ™ & © Luciano Secchi (Max Bunker) / Roberto Raviola (Magnus)
(23/07/2006)
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