The last Avengers story

di Matteo Losso

 

Da sempre ciò che ha successo viene imitato ed il mondo del fumetto non fa certo eccezione a questa regola. Ecco, perciò, che dopo lo strabiliante “Marvels” di Busiek & Ross di alcuni anni orsono le librerie specializzate sono state letteralmente invase da sedicenti “opere dipinte”. I successivi “Age of Apocalypse” e “Kingdom Come” di Waid & Ross, invece, hanno sancito la moda, presente comunque ormai dal mitico “Days of future past” (by Claremont & Byrne), di ambientare le storie in futuri distopici e alternativi con la possibilità di stravolgere le caratteristiche di personaggi ormai classici. Sebbene questi elementi possano risultare vincenti, se ben gestiti, la maggior parte del materiale uscito non si è rivelato molto coinvolgente, anche a dispetto di discreti team creativi. Non bisogna fare, però, “di tutta l’erba un fascio”, soprattutto quando ci si trova a parlare di una storia scritta da uno dei migliori writer del settore... Mi riferisco all’incredibile Peter David, che ha realizzato, in collaborazione con l’illustratore Ariel Olivetti, la saga in due parti “L’ultima storia dei Vendicatori”, pubblicata a suo tempo da Marvel Italia nella collana “Marvels presenta”.

La storia è ambientata in un possibile futuro prossimo del Marvel Universe ed è incentrata sulla sfida tra un gruppo di “vecchi” Vendicatori sopravvissuti ed alcuni dei loro più terribili avversari di sempre. A dispetto di una trama che potrebbe sembrare fin troppo lineare, sono tanti  i punti ed i momenti da evidenziare.

Innanzitutto, la scelta dei protagonisti. Ad affrontare i terribili Ultron 59, Kang, Odball ed il Sinistro Mietitore, tanto per iniziare, non saranno “pezzi da 90” come Thor, Iron Man o Ercole, ma alcuni dei più deboli tra gli Avengers, segnati oltretutto dalle battaglie e dal peso degli anni. Un Henry Pym stanco e ossessionato dall’idea  di  fallire, che  sarà  il fulcro dell’intera vicenda, una Wasp deformata dai suoi stessi poteri e, ancora, un Occhio di Falco ormai cieco (!) ed i figli, giovani ed inesperti, di altri vecchi eroi.  Ad  accomunare   questi   personaggi  solo pochi elementi: il difficile rapporto col passato, la consapevolezza che alcune brutte ferite non si sono ancora rimarginate e la convinzione di avere ancora conti in sospeso con ciò che è stato.

Davvero interessante anche il quadro della situazione che David riesce a tracciare in sole 96 pagine, riassumendo tutte le varianti  che dai giorni “nostri” hanno portato allo scenario della storia: la “grande catastrofe” (forse Onslaught?),  la follia di Hulk (con l’assissinio di Tigra e Wonder Man, nonché l’esplosione nucleare scaturita!), l’assurda morte di Scarlet, il suicidio di Quicksilver o, ancora, il volontario esilio della Visione. Forse tanti elementi avrebbero meritato una trattazione più ampia, ma la forza della storia sta anche nell’estremo dinamismo della vicenda, che non si concede un solo attimo di pausa e tempesta continuamente il lettore di nuovi elementi, talvolta cataclismatici e davvero chokcanti, e particolari sempre più stuzzicanti sull’evoluzione dei rapporti interpersonali tra i vari characters.

Un applauso è da fare anche al disegnatore Ariel Olivetti. Abitualmente, infatti, le “storie dipinte” si rivelano essere un’accozzaglia senza troppo senso di illustrazioni, magari anche belle, ma senza quella continuità e quella sequenzialità che dovrebbero caratterizzare una storia a fumetti (“arte sequenziale”, secondo Will Eisner). Olivetti, invece, ha prestato la sua indole artistica ai comics, recependone il “ritmo” ed adattandosi alle loro necessità. La sua interpretazione del Sinistro Mietitore è davvero “da urlo” (!) e, più in generale, il tono dark che ha dato a tutte le tavole ben si adatta alle atmosfere di una storia così cruda e cupa.

Veramente da 10 & lode anche il finale, sebbene la vera perla, “dulcis in fundo”, siano i dialoghi: incisivi e toccanti come sempre, con alcuni momenti veramente notevoli e “letterari”. Un solo esempio che, sebbene estrapolato dal  particolare contesto, può rendere l’idea...

I criminali si nascondono. Gli eroi no.

I criminali tramano. Gli eroi aspettano.

Criminali, 1. Eroi, 0.

Da leggere... assolutamente!!!

 

Tutte le immagini presentate in questo dossier sono © Marvel Comics.

(18/03/2002)

 

   

 

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