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Ristampe,
queste sconosciute...
di
Francesco
Farru
Parlare
di ristampe per quanto riguarda il mercato dei comics made in
U.S.A. è, da sempre, uno di quegli argomenti che più irrita agli
editori . Le pagine della posta dei vari albi a fumetti (Marvel in
particolare) pullolano di domande tipo : "Ristamperete i
Vendicatori?" , "Quando riprende Devil Classic" , "A
quando una ristampa di Thor" etc ,etc, etc. Inutile dire che le
risposte del redattore di turno oscillano sempre tra l'imbarazzo (
"ma, non so, chissà, ora non è il momento, forse è presto per
parlarne".....) ed ermetici no-comment. Eppure il nostro paese
di ristampe ne ha viste : Anche tralasciando il settore italiano dei
vari Diabolik, Alan Ford, Eura e dei pluriristampati Bonelli (fino a 4
ristampe per le "vacche sacre" Tex e Dylan Dog e almeno una
per quasi tutti gli altri personaggi) troviamo non tantissime (ma
comunque abbastanza - e sicuramente più di ora) ristampe di materiale
Marvel e statunitense in generale.
Facciamo
qualche passo indietro e torniamo ai tempi Pre-Marvel Italia, quando le
serie della casa delle idee erano divise tra più editori. Allora la STAR
COMICS pubblicava un ottimo UOMO RAGNO CLASSIC (80 pag
brossurate) e, per un certo periodo, finchè le vendite glielo
permisero, un DEVIL CLASSIC in identico formato. Anche la PLAY
PRESS saltuariamente usciva con qualche volume di ristampe (Silver
Surfer, Warlock, etc) ma quello che è più importante - in
materia di ristampe - è il contributo dato dalla COMIC ART.
Detenendo i diritti dei "Marvel Masterworks" americani
la Comic Art iniziò a pubblicare (finchè mamma Marvel glielo concesse,
cioè fino all'avvento di Marvel Italia) i "GRANDI EROI MARVEL",
degli ottimi volumi di oltre 200 pagine brossurati (in edicola) e
cartonati in libreria (e con "libreria" intendo non solo le
fumetterie ma anche le librerie "di varia" - Comic Art infatti
era presente ad esempio in tutte le librerie della catena Feltrinelli).
Procedendo con una media di 10 storie a volume in poco tempo vennero
ristampati un considerevole numrero di episodi anni '60 di Uomo Ragno,
Fantastici Quattro, X-Men, Capitan America, Hulk, Devil, Silver Surfer e
Iron Man. Poi, come già detto , la Casa delle Idee "scese in
campo" nella nostra penisola rilevando i diritti delle sue
pubblicazioni.
Se questo per la quasi totalità delle serie Marvel fu
un bene, altrettanto non si può dire per le ristampe: Devil Classic,
chiuso da poco, nonostante qualche sibillina anticipazione, restò
chiuso, le gia poche ristampe targate Play Press scomparirono del tutto
ma soprattutto sparirono i "rossi" volumi "Grandi Eroi
Marvel" di Comic Art. Delle già poche precedenti ristampe insomma
restò in vita il solo Uomo Ragno Classic, trasformato - in nome della
voglia di "standardizzare" il formato che imperava allora in
MITA- in uno spillato di 72 pag. (formato certamente non adatto ad una
ristampa , tant'è che la stessa casa editrice per le sue altre ristampe
tornerà poi alla brossura). Il formato "sbagliato" del nuovo
URC comunque non incise sulle vendite, dato che la rivista andò avanti
per altri anni fino a raggiungere le storie di Spedey già pubblicate su
l'Uomo Ragno Star Comics.
Se
però oggi Marvel Italia (o Panini Comics, chiamatela come
vi pare) non pubblica quasi più nessuna ristampa di materiale made in
USA (escludo volutamente "ciofeche commerciali" come "Le
più belle storie") le sbagliate scelte di formato e di politica
editoriale hanno sicuramente un influenza. Per capire come e quanto
questo sia vero basta che vi giriate verso i vostri scaffali di comics.
Se siete arrivati a leggere fino a qui questo delirio da incallito
Marvel fan, dalle vostre mensole non dovrebbero mancare le uniche altre
serie che la beneamata MITA ha dedicato alle ristampe : X-MEN CLASSIC,
FANTASTICI QUATTRO CLASSIC e X-MEN gli ANNI D'ORO. Le
prime due erano mensili sulla falsariga dell URC Star (80 pag in
brossura) mentre la terza era un aperiodico (uscì con cadenza dal
trimestrale al semestrale) di 128 pagine e, forse, proprio in questa
differenza di formato e periodicità stanno le ragioni del loro
differente successo editoriale . Se infatti i due "classic"
morirono dopo appena una manciata di numeri (se non mi sbaglio
rispettivamente 7 e 4) gli "X-Men Anni d'oro" riuscirono, se
pur tra molte fatiche e forse solo grazie alla perseveranza di Luca
Scatasta, nel loro intento di ristampare tutta la prima serie degli
X-Men. Nonostante il fatto che "gli anni d'oro" non furono
certo un successo commerciale lasciavano in eredità una sicura
considerazione: era finito il tempo delle ristampe in sottili albettini
mensili da edicola, l'unica speranza di sopravvivenza per questo tipo di
pubblicazione erano albi più corposi e, soprattutto, la fumetteria. Una
considerazione, questa, che almeno per un certo periodo fu seguita dai
vertici MITA che infatti tornarono a investire sulle ristampe : in un
breve periodo (forse anche troppo breve per le tasche dei lettori)
videro la luce le ristampe (in elegante versione cartonata) di "Devil
L'uomo senza Paura" , "Marvels","Vendicatori
- La Guerra Kree-Skrull", "Fantastici 4 - L'Arrivo di
Galactus", "Hulk - Ground Zero e Futuro Imeperfetto"
, "Generation X - Le Origini", "Le Avventure di
Capitan America", "X-Men Giorni di un futuro Passato e
la Saga di Fenice Nera" , "Elektra Assassin" e
altro ancora. Questi volumi cartonati funzionavano, certamente non
vendevano come Dragonball, l'Uomo Ragno o il mensile degli X-Men ma
funzionavano (il loro alto numero è li a testimoniarlo) e, se la loro
pubblicazione si è bruscamente arrestata (una sola uscita - "Marvels"-
nell'ultimo anno) dipende da molteplici fattori: su tutti il loro
inflazionamento (si arrivò a proporre in versione cartonata anche
lavori non certo meritevoli di tale veste come "Club
Infernale", "Le Nuove avventure di Ciclope e Fenice" e
"Askani'Son") , sicuramente l'intensificarsi della famigerata
"crisi del fumetto" ma, soprattutto, la frequente
"schizofrenia" della politica editoriale di casa Panini (che
infatti pocò dopo ritentò la via delle ristampe "da edicola"
con uno striminzito -e fallimentare- "Uomo Ragno - L'Epoca d'oro").
Aldilà di quest'ultimo fallimentare esperimento comunque ora anche
Panini sembra aver definitivamente capito che l'unica via per proporre
le ristampe è quella dei volumi da libreria . Questo perchè il
pubblico "affamato" di ristampe non è, e non può essere, il
grande pubblico dell'edicola (quello dei manga o dell'Uomo Ragno
quindicinale) ma un pubblico più "anziano", sicuramente più
ristretto, ma più (scusate la parolaccia) "colto" o comunque
informato sulla storia dei comics e quindi disposto a spendersi qualche
euretto in più per volumi di ottime ristampe.
Chi, su considerazioni
come queste, ha creato gran parte del proprio successo editoriale è la Magic
Press. Per averne un esempio basti pensare a Sandman
(personaggio stupendo ma bistrattato da mille versioni editoriali , che
però con i volumi da libreria della Magic ha trovato il suo
"centro di gravità permanente" e, soprattutto, il successo di
vendite) o ancora a Preacher, proposto su Il Corvo/Vertigo
Presenta e poi regolarmente ristampato in volume (volumi che , come
per Sandman, si esauriscono velocemente e la Magic ristampa volentieri -
altra pratica poco conosciuta in casa MITA). Questo articolo non si
vuole trasformare in un "J'Accuse" contro Panini Comics ma,
quello che mi domando è : "E' mai possibile che non si possa fare
altrettanto per i personaggi Marvel ?" E' mai possibile che mentre
Ruggero parla di ristampare Swamp Thing (che era già una ristampa di
quello parzialmente proposto pochi anni prima dalla Comic Art!) noi
dobiamo aspettare il film di Devil (e incrociare le dita perchè non è
ancora detto nulla) perchè a Lupoi & C. venga l'idea di ristampare
un capolavoro come "Amore e Guerra" di Miller e
Sienkiewicz? Chi frequenta i vari newsgroup e forum sa come, da
molti (spesso me compreso) venga attaccata e condannata l'eccessiva
"prudenza editoriale" di Panini ("perchè lasciare
inedita la linea Max quando in fumetteria c'è The Haunting" è una
delle critiche più frequenti) ma, con questo articolo, non voglio
implorare la MITA di produrre in perdita solo per assecondare i miei
sogni da "Marvel Zombie" (la ristampa integrale di tutto il
Marvel Universe in volumi di 500 pagine su carta superpatinata cartonati
con sovracoperta in pelle umana di Stan Lee a mille lire cad.). Quello
che voglio (vorrei) è solo che si prestasse maggiore attenzione
(nemmeno tanta, mi basterebbe il livello di attenzione che ha la Magic) alle
richieste di un certo pubblico, anche e soprattutto perchè forse,
non ascoltandolo, stanno perdendo preziose occasioni di guadagno.
Recentemente
sul newsgroup it.arti.fumetti. si è sviluppato un thread proprio
sull'argomento "Ristampe Marvel", il loro formato ideale e i
titoli migliori da proporre. Proprio prendendo spunto da quella
discussione provo a fingermi un "piccolo M.M.L.", e ora che mi
sono accomodato nei suoi panni inizio a dare ordini alle tipografie :
subito qualche bel cartonato (o al limite qualche 100%Marvel) con
tutti i veri capolavori ancora nel cassetto (il già citato "Amore
e Guerra", "Dio ama l'uomo uccide", il Fury di
Steranko, qualcosa Epic e altro ancora) e poi una bella linea di
volumoni di almeno un 300 pagine (tipo il recente Marvel Monster
Edition, ma magari in bianco e nero per ridurre i costi) con qualche
ciclo particolarmente interessante o intere run. Qualche titolo? Tutto
il Devil di Miller, quello della Nocenti e John Romita
Jr, i Nuovi Mutanti di Sienkiewicz, il Conan di Buscema e Barry
Windsor Smith, il Dracula di Colan, i primi Wolverine e Excalibur
(che avrebbero bisogno anche di una versione "rivista e
corretta" dato che ai tempi del Wolverine Play Luca Scatasta
modificava i dialoghi per non dare troppe anticipazioni sulle storie
degli X-Men) , lo Shang Chi di Moench e Gulacy, il Capitan
America di De Matteis e Zeck, quello del ciclo di Nomad e del Cubo
cosmico, il Thor di Simonson, il Moon Knight di Sienkiewicz,
qualcosa (meglio tutto) dei Vendicatori, gli Alpha Flight, i Fantastici
4 e la She Hulk di Byrne, l'Hulk di David, il primo
Punitore, il Ghost Rider di Texeira, un po di Horror anni '70, gli Eterni
di Kirby e la lista potrebbe continuare ancora ma mi fermo qui. Se ,
per caso, il "sommo" MML (quello vero) leggeva è già svenuto
da un pezzo.
(15/11/2002)
Special
thanks alla redazione di elektra.too.it,
che
ci ha concesso di presentare questo articolo
originariamente
pubblicato sulla loro rivista.
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