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Ovvero: conviene comprare gli originali?

di Fabio Volino

 

(c) Marvel ComicsE' una domanda che, prima o poi, qualsiasi collezionista e negli ultimi tempi anche gli amanti del buon fumetto si pongono. Dare una risposta oggettiva e univoca è impossibile, poichè su questa questione ognuno ha un suo preciso punto di vista. Cercheremo di proporvi il nostro, sperando che riesca a darvi una idea, un punto di partenza da cui agire.

Intanto rispondiamo a quest'altra domanda: perchè mai dovrei comprare albi originali? Semplicemente perchè, nonostante che tutti gli editori italiani giurino e spergiurino il contrario, non tutto quello che è giusto e meritevole di essere pubblicato (e letto) trova spazio nelle pubblicazioni del nostro belpaese, anzi, spesso va a discapito di materiale scadente.

Passiamo ora al dubbio più atroce: come faccio a decidere cosa comprare? Eh già, bisogna chiedersi ciò perchè negli Stati Uniti quello che noi chiamiamo mercato dell'usato praticamente non esiste: se non si ordina un albo per tempo molto difficilmente si riuscirà a recuperarlo in seguito. Quindi bisogna decidersi subito. Poi dipende anche a quale casa editrice siete più affezionati.

(c) DC ComicsPoniamo il caso che voi viviate solo per la DC Comics. Lasciatemi dire che la vostra situazione è disperata, in quanto la casa editrice italiana che detiene i diritti di pubblicazione tratta il materiale che riceve con davvero scarsa cura, frazionandolo quanto più possibile, pubblicandolo a balzelli e saltando molti prodotti di gran qualità. Solo i due grandi, Superman e Batman, si salvano (ma non sempre a dire il vero). Qui è davvero difficile fare una scelta, nel senso che o si compra molto in originale o ci si rassegna. Se volete comunque un mio spassionato consiglio comprate Justice Society of America ed il prossimo Hawkman di Geoff Johns, questo è un autore che nei prossimi anni lascerà il segno.

Compito molto più agevole, se così si può dire, per chi è appassionato di comics Marvel. Per vostra fortuna i personaggi di questa casa editrice sono da sempre nel cuore di molti lettori ed hanno quasi sempre avuto una agevole vita editoriale. Negli ultimi tempi qualcosa è cambiato, tuttavia. Laddove prima ciò che rimaneva di inedito era in gran parte materiale scadente, oggi sotto la ghigliottina del non pubblicato finisce qualsiasi cosa, soprattutto serie amate ed apprezzate dalla critica (celebri ormai i casi di Black Panther e Deadpool) o dai lettori (e qui i Thunderbolts sono il massimo esempio).

(c) Marvel ComicsNon parliamo poi delle mini, spesso a rischio. Neanche i grandi autori oggi si salvano. Cosa fare in questi casi? Purtroppo non c'è una regola fissa. Nel senso che a volte è agevole capire cosa non verrà pubblicato e agire di conseguenza, vuoi perchè il personaggio è poco noto o l' autore non è tra i più grandi di sempre (ad esempio, non crederete certo che la Paninicomics pubblichi la mini di USAgent o quella di Taskmaster, vero?). Ma per il resto? Ciò che appare come un prodotto innovativo, realizzato da alcuni dei più grandi nomi del comicdom e di cui viene garantita al 100%  la pubblicazione, improvvisamente diviene un prodotto come tanti altri, che non piace e che viene allegramente saltato. Prendiamo ad esempio la linea Max Comics, fiore all'occhiello di Quesada e soci e, invece, vista con critica da MML e soci. Ma in questo caso è forse troppo tardi per intervenire e prenotare la storia e non si può far altro che mangiare la polvere. Oggi però una soluzione a questo problema c'è: il trade paperback. Quesada avrà i suoi difetti, ma crede molto in questi prodotti editoriali, tanto che persino le serie regolari vengono strutturate perchè in futuro possano essere raccolte in volumi. L'unico problema è che a volte escono troppo presto, ma per fortuna vengono quasi sempre ristampati e, in ogni caso, si trovano anche ad un paio di mesi di distanza (grazie a ciò io potrò leggere U.S. War Machine, per farvi un esempio). Completate questo panorama con le serie minori di cui vi ho parlato sopra e potreste riuscire ad avere una visione omogenea e completa dell' Universo Marvel.

10th Muse (c) degli autori / ImagePer la Image e la Top Cow non ci sono problemi, essendo pubblicata la quasi totalità del materiale di queste due case editrici. Ciò che rimane, a quanto ho sentito, è davvero qualcosa di infimo (anche quello edito, peraltro...). Spero che i fan dei Kiss non se la prendano troppo.

Bene, poniamo che io abbia stimolato la vostra curiosità e che vogliate anche voi gettarvi nel mondo degli originali. Cosa si deve fare? Come prima cosa dovete trovare una fumetteria (pare banale dirlo, ma soprattutto al sud non è così agevole purtroppo) e chiedete qual è il cambio lira/dollaro da loro praticato. Questo è un passaggio fondamentale e, se avete la ventura di avere più fumetterie nelle vicinanze, andate in tutte e fate questa domanda. Poi scegliete il cambio migliore. Certo, come in ogni buona famiglia è probabile che vi sia un accordo di cartello tra i vari gestori, ma tentare non costa nulla. Perchè sappiate che acquistare originali costa, non nascondiamoci dietro parole retoriche, e più si risparmia meglio è. Laddove con 4000 lire leggete due storie sarete fortunati se allo stesso prezzo ne leggerete una.

Successivamente consultate il Preview presente in ogni fumetteria che si rispetti. Per chi non lo sapesse è un bel volumone americano che contiene tutte le novità in uscita nei prossimi mesi. Consultatelo bene, pagina dopo pagina, e poi operate la vostra decisione: se siete certi che quella storia non verrà pubblicata o è a rischio (oppure volete leggerla in anteprima o vi piace l' autore) allora prenotatela senza indugio. Penserà poi il vostro rivenditore al resto, voi dovrete solo aspettare.

Violent messiahs (c) degli autori / Image

Si rischia di prendere qualche doppione? Nel senso che alla fine ciò che abbiamo prenotato viene pubblicato anche in Italia? La risposta è sì, in questi casi l'insidia è dietro l'angolo. Se avete la fortuna che la storia venga pubblicata autonomamente, allora potete anche farne a meno. Il problema è quando viene unita ad altre storie inedite. Comunque mettetevi il cuore in pace fin da adesso: prima o poi un "doppione" lo prenderete.

Un' altro problema è il cosiddetto ostacolo della lingua. Ma non è così insormontabile: inevitabile un primo momento di smarrimento, del resto ci troviamo di fronte ad una nuova lingua che, come capita anche da noi, a volte fa uso di slang o termini poco usati. Ma con la lettura e l'approfondimento della lingua vedrete che presto non avrete più bisogno di consultare il dizionario. E forse prenderete anche bei voti a scuola. E poi dicono che leggere fumetti fa male!^__^

Fused (c) degli autori / ImageUltima cosa: che tipo di prodotto andiamo ad acquistare? Fino a qualche tempo fa si poteva dire senza ombra di dubbio che le edizioni italiane sapevano rendere le storie in modo migliore di quelle americane, soprattutto dal punto di vista della colorazione (tranne quando ti ci ritrovi specchiato dentro, chiaro). Oggi, nonostante che gli editori italiani giurino e spergiurino il contrario, non è più così: le tecniche di pubblicazione sono notevolmente migliorate negli USA ed anche colorazioni oggettivamente difficili da rendere come quella della Liquid! non sfigurano, anzi. Aggiungete a ciò il fatto che non correte il rischio che, da un momento all'altro, vi spunti un editoriale idiota scritto da persone che non sapevano come riempire la pagina ed il panorama è completo. In sintesi comprando in originale acquistate nella maggior parte dei casi un prodotto ben fatto.

Personalmente sto ampliando sempre più la mia quota di originali: ho iniziato timidamente prendendo qualche one-shot o mini sparsa qua e là, oggi prendo regolarmente alcune serie e persino miniserie di cui dò per certa la pubblicazione italiana (ma non resisto a leggerla prima). L' unico problema sono i soldi, come al solito, ma in questo caso (come in ogni altro aspetto della vita) ciò che conta è la moderazione.

Vediamo dunque di rispondere alla domanda che ci siamo posti all'inizio: conviene comprare gli originali? Mia risposta personale: se amate il buon fumetto, sì!

(17/12/2001)

 

   

 

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