Dirty City

 

Il Black Ice Studio è una giovane realtà nel panorama delle autoproduzioni romane. La sua unica uscita fino ad oggi è stato il n°0 di “Dirty City” del Settembre 2001, un albetto molto particolare. Il modello di riferimento è di certo quello dei comicbook statunitensi e si capisce dal formato scelto, abbastanza atipico e dispendioso per un piccolo gruppo indipendente, ma di certo adatto per arrivare agli appassionati di “made in USA”. L’albo ha 24 pagine in bianco e nero e presenta la storia “Welcome to Dirty City”, scritta da Andrea Alfano e Luca Marras e disegnata da Cristian Lucchetti. In questo primo episodio facciamo la conoscenza dei protagonisti (c’è un po' di difficoltà a capire quali siano i “buoni” e quali i “cattivi”... sembrano tutti parecchio incazzati!) e della realtà in cui operano. Sebbene siano chiari i riferimenti a “Sin City” ed a svariati altri fumetti e film di genere poliziesco e noir, il risultato finale è apprezzabile ed originale al punto giusto, merito soprattutto della sceneggiatura incalzante ed “aggressiva”. Nota dolente sono i disegni. Si salvano a pieni voti il “ritmo cinematografico” e l’impostazione dinamica delle tavole, ma sia il tratto che le chine sono ancora molto acerbi. E la voglia di abbracciare il genere “american manga” non sembra neppure azzeccata per il genere in questione. Attraente, invece, la copertina, specialmente per i colori. Per concludere un plauso all’edizione:  sebbene “Dirty City” sia fotocopiata, la qualità della carta e delle fotocopie è talmente alta da poter pensare che sia stampata in tipografia! In attesa del n°1 della serie, vi informo che al momento il n°0 è esaurito (dire che la tiratura fosse bassa è un eufemismo...).

Info.: b_studio@hotmail.com

(17/12/2001)

 

   

 

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