Fahrenheit 451

 

Fahrenheit 451 - Idee non combustibili” è il magazine ideale per qualsiasi fumettodipendente ed è la prova tangibile che il destino dell'informazione sui fumetti non è esclusivamente Internet.

La rivista è prodotta dagli Innovation Studio di Davide “Planet Manga” Castellazzi ed il sommario di ogni numero risponde ad un preciso disegno. Si parte con "Il tema", un argomento specifico su cui si esprimono i responsabili della rivista e numerosi ospiti speciali, a creare una sorta di “dossier” iniziale corposo e dalle opinioni variegate. Poi spazio a lunghe ed interessanti interviste, riflessioni su particolari fenomeni del settore, disegni inediti, tante recensioni, news e notizie di vario genere da tutto il mondo. I vari articoli, poi, non sono dedicati solo ai “block buster”, ma anche ad opere “di nicchia” ed a mercati ancora sconosciuti dalle nostre parti: segno di interesse e amore per IL FUMETTO, qualunque siano il suo successo presso il pubblico e la sua provenienza. Sul #1 della rivista, l’unico che sono riuscito a visionare finora, “Il tema” è la Science Fiction e sono presenti i commenti ed i lavori di Davide Castellazzi, Antonio Serra, Stefano Piani, Federico Memola, Danilo Chilomento, Loris Cantarelli e Luca Basenghi. Le interviste sono realizzate con Carlos Trillo, Sergio Bonelli, Jiro Taniguchi e Craig Au Yeung (artista “undergound” di Hong Kong).  Inoltre svariati articoli dedicati agli esordi della Marvel negli anni '60, a Fantasia 2000, al film degli X-Men, al fumetto in Jugoslavia, al Daredevil di Kevin Smith & Joe Quesada, alle Editions Delcourt, agli autori italiani negli USA, al fumetto cinese, a Silvio Cadelo ed a tanto altro ancora!!! La prima uscita è stata buona, oltre che per i contenuti davvero “densi” anche per la “forma”. "Fahrenheit 451", infatti, si presenta come un magazine in grande formato con copertina a colori, ha ben 48 pagine in b/n ed una grafica moderna, ma assolutamente leggibile ed essenziale. Bella anche la scelta delle immagini di corredo agli articoli. Per dovere di cronaca, c’è anche qualche piccolo difetto. Innanzitutto, nella “10 best SF comics” troviamo Nathan Never a discapito di fumetti di fantascienza di gran lunga migliori... Voglia di inserire a tutti i costi un lavoro italiano (meglio "Hammer", in caso...) o, magari, Bonelli, Serra & co è sempre meglio tenerseli amici? Non proprio perfetto anche l’angolo dedicato allo “sketchbook” di un giovane autore. Sul n°1 è ospitata la brava  Michela Da Sacco, che ha già pubblicato alcuni lavori nel panorama degli indipendenti (cito solo il suo "Jan e Mysia" sulle pagine di “Casablanca”). Nulla da sindacare sulla scelta dell’autrice, mentre è l’impostazione grafica a non convincere: le due pagine utilizzate (sprecate?) per questo angolo sono davvero “vuote” ed insignificanti, presentando solo un paio di pin-up (anche incomplete, parziali o come sfondo!), che non rendono giustizia alla bravura della disegnatrice.

Info.: innovationstudio@usa.net o japan@panini.it

(29/6/2001)

 

   

 

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