ANNO
DOMINI
Come
suggerisce l’introduzione a questa rubrica, probabilmente la strada
per portare nuovi lettori nel bacino di utenza dei fumetti è quella di raccontare
storie diverse, che possano interessare una fascia di pubblico
alternativa alla cerchia degli abituali appassionati. “Anno Domini”
si colloca proprio in questo percorso ideale ed è una delle serie
indipendenti più interessanti degli ultimi anni, un prodotto così
curato e ben realizzato da poter realmente fare breccia nel cuore di
tanti nuovi lettori.
La
serie è edita da Galaxy Press a cura di Artigiani delle Nuvole
ed ha una veste editoriale impeccabile: carta patinata, brossura e
copertina in cartonicino, con tanto di risvolti interni! Ogni numero ha
52 pagine in bianco e nero, costa 4.6 € e ospita una storia completa,
tutta da leggere e da gustare, ma anche da prestare agli amici, per
renderli partecipi di un divertimento genuino ed immediato.
Le
avventure di “Anno Domini” sono ambientate in Italia, durante il
medio evo, un periodo molto affascinante, ma di recente non utilizzato
molto nella narrativa per immagini. La serie è stata creata da Mirko
Perniola, che si occupa di realizzare tutti i soggetti e le
sceneggiature. I personaggi che ha creato sono interessanti e ben
tratteggiati. L’autore riesce a metterli al centro di trame ben
costruite e bilanciate, in cui grande importanza è data anche al ruolo
dei comprimari. Ma il fulcro delle storie sono le tante situazioni
comiche ed umoristiche, in cui non si disdegnano “sottili” parodie
di personaggi politici contemporanei, talmente simpatiche da strappare
un sorriso anche ai più restii. Pur senza la necessità di “impartire
una lezione”, poi, dai tratti salienti dei personaggi e delle loro
avventure è possibile
trarre comunque considerazioni generali, avulse dal periodo storico e su
cui riflettere sempre.
L’impeccabile
confezione esalta il lavoro dei disegnatori, permettendo loro di
sbizzarrirsi con tecniche diverse, anche se la tendenza imperante sembra
quello della “linea chiara”, con l’utilizzo di un tratto
“morbido” e pochissimi neri. Al momento ho avuto la possibilità di
leggere i numeri quattro e cinque, intitolati rispettivamente “Il
mulino di Begolardo” e “La cultura di Biliardino”.
Entrambi sono scritti da Perniola, ma se il primo è disegnato da Franco
Luini con le chine di Fabio Mori (che è anche l’autore
delle copertine), il secondo è illustrato da Francesco Frosi e
vede alla macchina da scrivere anche Angelica Tintori. Entrambe
le avventure sono estremamente leggibili e scorrevoli, i testi sono
divertenti e le trovate narrative ingegnose ed appassionanti. Anche i
disegnatori, pur essendo tra loro molto diversi, offrono una buona
prova. Franco Luini è un bravo artist e sembra particolarmente
azzeccato per il genere comico, sebbene qualche incertezza
nell’inchiostrazione e la carenza di neri rendano talvolta le sue
tavole poco bilanciate. A questo punto bisognerebbe capire se si tratta
di una decisione editoriale, di una scelta stilistica, della poco felice
collaborazione con l’inker e/o della necessità di accellerare i
tempi. Davvero convincente sotto tutti i punti di vista il numero
disegnato da Francesco Frosi, disegnatore dal tratto molto personale ed
assolutamente padrone sia della narrazione sequenziale che della
gestione della tavola. L’unico difetto che è possibile riscontrare è
anche in questo caso a livello di chine, con un ripasso un po' piatto e
poco variegato. Ma questa piccola imperfezione viene ampiamente
compensata dall’enorme quantità di dettagli che arricchiscono ogni
tavola, dal gusto dei tratteggi e dal dosaggio sempre sapiente e
puntuale dei neri.
Se
avete voglia di leggere qualcosa di divertente e diverso, “Anno
Domini” è proprio quello che fa per voi. E se vi piace, prestatelo a
qualche amico: potreste convincere qualcuno ad entrare per la prima
volta in un negozio specializzato in fumetti e potreste contribuire a
risolvere la crisi...
www.artnu.sitoweb.net
artigiani.nuvole@libero.it
(1/11/2002)
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