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Doppia razione di "Fatece Largo" Negli ultimi tempi si è accumulato sulla mia scrivania parecchio materiale da recensire, che tante volte, purtroppo, ha passato lì mesi in attesa di essere trasformato in "informazioni digitali" come quella che state leggendo. E' capitato anche di non aver neppure fatto in tempo a recensire il n°26 di "Fatece Largo" quando mi sono visto recapitare il n°27 fresco di stampa. Perciò avendoli entrambi sotto gli occhi, ho deciso di non attendere oltre... specialmente di non aspettare che mi arrivasse anche il n°28 della bella (e puntualissima...) fanza di Baldo Di Stefano! Nei due numeri che ho fra le mani sono pubblicati una marea di fumetti molto interessanti e ben realizzati. Il n°26 inizia con una storia del mio personaggio "Poseidon", realizzata in coppia col grandioso Antonio Conversano, uno dei disegnatori migliori del panorama fumettistico underground. Il numero prosegue con la strana "Toby" di Marco Dominici, che ci offre come al solito buoni disegni in una storia breve, ma dall'effetto shock assicurato. E' della partita anche Claudia Amantini, con due tavole "a la Sin City" in cui ci dimostra la sua costante evoluzione grafica: il lavoro di ricerca e sperimentazione che ha intrapreso la porterà di sicuro ad uno stile personale e di impatto. A chiudere questo albo una storia "bondage" del personaggio di culto Fallen Angel, scritta dal mitico Enrico Teodorani e disegnata molto bene dal "plastico" Gianluca Pagliarini. Il n°27, invece, si distingue per varietà di stili e risulta essere, a mio modo di vedere, uno dei migliori nei sette anni di vita della rivista. La partenza è già molto interessante: "Contrattempi", una storia di Odisseo scritta dal suo creatore, Stefano Ratti, e deliziosamente illustrata dalla brava Milena Bianchini. Una menzione d'onore a questa giovane disegnatrice, che ci offre sei tavole tutte da gustare e un bravo anche allo scrittore, che sembra averle cucito addosso questa sceneggiatura. Dalle atmosfere mitologiche di Odisseo si passa alla simpatica "Kalò", un'avventura comica realizzata da Giuseppe Guida, per poi leggere "Nella tana del lupo", un'altra storia tutta azione di Fallen Angel, sempre scritta dall'infaticabile Enrico Teodorani, ma disegnata dai bravi Tina Santacroce e Fabio Detullio. Una nota alle storie di Fallen Angel, anzi... una domanda all'autore:Enrico, ma il tuo motto è "senza frusta non mi diverto"? A chiudere in bellezza c'è "La stazione", una breve storia scritta da Baldo Di Stefano e disegnata da Antonio Mossucca. Si tratta di un picolo gioiello, confezionato in maniera davvero impeccabile e professionale. La storia è breve, ma in sole sei tavole B@ldo riesce a sfoderare un'ottima prova, con una sceneggiatura sempre appassionante ed un finale di sicuro effetto. Anche i disegni sono di ottima fattura, con un'impostazione della tavola molto personale ed un'inchiostrazione assolutamente impeccabile. Con tutto il rispetto per "Fatece Largo" e per la sua opera di divulgazione delle opere di giovani autori, sembra assurdo che un fumetto di questa pregevole fattura debba restare limitato ad un pubblico che giocoforza non può andare al di la dei 400/500 lettori di una fanzine ("FL", tra l'altro, è anche una delle 'zine fumettistiche dalla tiratura più alta...). Ma l'Italia è un paese molto strano, in cui si lavora non certo per le proprie qualità, ma per le proprie conoscenze, anche nel mondo dei fumetti, e forse Baldo non ha leccato il culo alle persone giuste... (20/12/2002)
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