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Emiliano Santalucia a cura di Stefano Perullo
Ciao Emiliano! Benvenuto sulle pagine virtuali di AmazingComics.it. Che ne diresti, tanto per rompere il ghiaccio, di parlarci un po’ di te?
Allora,
vediamo …*conSultando il mio biografo ufficiale*…
Potresti
spiegare ai profani perché ami tanto i Masters e qual è il segreto del
loro successo? I motivi sono davvero vari.
Andiamo
con ordine.
Spulciando nella rete ho scoperto, con mia somma sorpresa, che il tuo impegno sulla nuova collana dedicata ai Masters Of The Universe è, per certi versi, il tuo primo lavoro professionistico. Davvero non hai avuto nessun’altra esperienza?
No,
non per certi versi, è davvero il mio primo lavoro professionistico!
Come sei approdato al mondo dei fumetti, hai seguito degli studi oppure sei totalmente autodidatta?
Come dicevo prima ho frequentato la Scuola del Fumetto a Milano con tre dei migliori insegnati che abbia mai avuto, Giuseppe Quattrocchi, Luciano Ragazzoni e Adriano Benedetti, a cui devo davvero tantissimo. Ho imparato da loro l’etica del lavoro, la costanza, l’impegno necessari e anche lo spirito di sacrificio.
Mi sembra abbastanza chiaro che tu sia un fan abbastanza sfegatato dei Masters. Come ci si sente a coronare il sogno di disegnare i propri personaggi preferiti e, per di più, a farlo proprio nel loro mercato di origine?
Eheheh,
beh, inutile negarlo, è un sogno che si avvera.
Il primo numero di MASTERS OF THE UNIVERSE è sorprendentemente balzato ai vertici della classifica di vendita statunitense. Ti aspettavi una tale consacrazione?
Per
dire la verità si, ma non è per vanità che lo penso. E’ stato il
trend del momento che ci ha portato in vetta alla classifica con il primo
numero non la reale qualità
del prodotto.
A quale pubblico si rivolge Masters? Agli ex-ragazzini degli anni ’80 oppure alle nuove leve?
A
entrambi. Ai fan dei MOTU degli anni 80, perché siamo sempre fan dei MOTU!
Attualmente l’industria dei comics sta attraversando un periodo molto particolare: da un lato ha, grazie alla Crossgen ed al successo della trilogia cinematografica del “Signore degli Anelli”, riscoperto il genere Fantasy, mentre dall’altro si avverte una forte corrente nostalgica che ha spinto molti autori alla riscoperta di personaggi tipicamente anni ’80. Il rilancio dei Masters è in qualche modo inseribile in uno, o in entrambi, di questi filoni?
Probabilmente più nella seconda, anche se (e ci tengo sempre a chiarirlo) non è che l’albo dei MOTU sia nato sul filo di questa corrente anni 80. Chiamiamolo momento propizio, ma un albo su licenza non nasce così su due piedi, e noi abbiamo lavorato un anno per ottenere la licenza, e quando abbiamo iniziato non era nemmeno uscito G.I.Joe.
Negli anni ’80 ero ormai un adolescente in piena tempesta ormonale (eh! eh! eh!), di conseguenza ho vissuto solo di striscio il fenomeno He-Man e soci. Di quel periodo ricordo benissimo i mini-comics illustrati magistralmente dal compianto Alfredo Alcala e la serie di cartoni animati (che consideravo troppo infantile e della quale proprio non sopportavo la morale che alla fine di ciascun episodio ci veniva propinata!). A quale di queste tenderà ad ispirarsi il lavoro tuo e di Staples?
A
nessuna delle due.
Ti infastidisce pensare che il tuo lavoro possa essere snobbato dai più solo perché ispirato ad un prodotto concepito per essere fruibile da bambini?
Moltissimo,
anche se convivo con questo da una vita. L’idea vive di vita propria, le forme con cui si presenta al pubblico
possono essere discutibili quanto vogliamo; comunque, il nostro fumetto
non è certo indirizzato solo ai bambini, diciamo che è un PG-13, come
dicono negli USA Per
il resto ci sarà sempre qualcuno che dirà che tanto sono giocattoli e
quindi fanno cagare, ho capito da anni che è una battaglia persa. Mi
limiterò a fare del mio meglio per farne comunque un buon prodotto,
qualcuno cambierà idea, qualcun altro no, pazienza.
Il
sodalizio con lo scrittore Val Staples (purtroppo ignoro di quale
nazionalità sia – ndr) era già esistente prima che la pubblicazione
della collana si concretizzasse oppure siete stati messi in contatto
dall’editore? Come
è avvenuto il contatto con la Image? Avete un coordinatore presso la casa editrice? In caso affermativo, con chi avete a che fare e che tipo di rapporto si è instaurato tra voi?
A
queste domande risponderò cumulativamente, e adesso capirete il perché. Dunque,
il mio attuale rapporto con Val funziona più o meno così: lui è il mio
editore, sceneggiatore, colorista, coordinatore, insomma, il mio boss in
tutti i sensi. Abbiamo ormai un forte legame di amicizia perché abbiamo
contribuito entrambi a realizzare l’uno i sogni dell’altro. All’infuori
di lui, non ho rapporti di lavoro con altre persone, anche se ovviamente
sono in contatto con gli altri amici dello staff della MV, Matt Tyree,
Jonboy Meyers e della nostra futura editor Leanne Shaw! La
MVCreations a sua volta si è affidata alla Image come etichetta. Come
saprete la Image funziona così nella maggior parte dei casi ormai, è un
etichetta che raccoglie tante autoproduzioni (a parte le nuove serie
supereroistiche da poco uscite)
Che tipo di libertà avete riguardo l’evoluzione della storia, l’ambientazione e le trame da sviluppare?
Abbastanza
ampia. Non possiamo però ovviamente distaccarci troppo dalla continuità
del cartone animato, né lo vorremmo mai. Coerenza è la parola d’ordine
sia per me sia per Val!
Ci puoi rivelare in anteprima un accenno alla trama, a qualche colpo di scena o a qualche evento particolare che avete in programma per la serie?
Spiacente, tutto è assolutamente top secret, posso solo dire che il tono, dal primo numero, in poi andrà progressivamente modificandosi, per approdare a qualcosa di più maturo e forse meno edulcorato del cartone.
La Mattel ha incaricato un supervisore per seguire il vostro lavoro?
Molte
persone alla Mattel seguono il nostro lavoro, nessuno con l’incarico
specifico, ma sono tutti fantastici e si è instaurato un rapporto
cordialissimo, alcuni di loro vengono a farci visita nella chatroom di
He-Man.org di tanto in tanto.
Credi che il grosso successo riscosso dal primo numero farà sì che ci saranno altri progetti inerenti i MASTERS?
Altri progetti ci sono già! In estate vedremo una serie di quattro one shot ognuno dedicato ad uno dei cattivi della serie scritti da Robert Kirkman: Trap Jaw, Mer-Man, Beast-Man e Tri-Klops. Probabilmente sempre in estate debutterà anche una miniserie prequel scritta da Marv Wolfman.
E’ in cantiere un’edizione italiana? Sai già di qualche editore nostrano interessato ad acquistarne i diritti? Ti piacerebbe curarla personalmente?
Che
io sappia non c’è niente in cantiere al momento, ne sono a conoscenza
di particolare interesse di alcun editore italiano.
Devo farti una domanda doverosa: qual è il tuo Master preferito?
Orko! Perché è Orko! :-)
Come è strutturata la tua giornata lavorativa?
Facile, mia alzo al mattino (se non ho fatto le 7:00 lavorando il giorno prima), io ed Enza ci mettiamo a lavorare e quando abbiamo finito (di solito le 7:00 del mattino del giorno dopo) andiamo a dormire.
Quali sono le tue principali fonti di ispirazione?
Prima
di tutto gli Action Figures scolpiti dai Four Horsemen. Sono la mia
bibbia.
A quali fonti attingi per documentarti? Immagino che recuperare materiale per una serie fantasy non sia semplicissimo…
Non è cha abbia molto tempo per farlo in realtà, quando posso vado a caccia di immagini su libri o su internet. Il lavoro è comunque facilitato perché molte delle ambientazioni sono già definite nel cartone.
Oltre alla lavorazione dei Masters, hai altri progetti nel prossimo futuro?
Attualmente no, conto di stare sui Masters il più a lungo possibile!
Ti piacerebbe disegnare qualche altro personaggio del comicdom statunitense?
Sicuramente, ma non ho particolari preferenze. Spider Man sarebbe bello, oppure X-Men, ma sono cose scontate no?
Sei stato contattato da qualche altra casa editrice?
No, non ancora.
Che consiglio daresti ad un giovane disegnatore che desidera intraprendere la carriera professionistica?
Non sono quel professionista navigato in grado di dare saggi consigli, davvero. Sulla base della mia esperienza posso solo dire che bisogna credere in quello che si fa sino all’ultimo, avere la testa dura e non aver paura di sbatterla più e più volte. Certo, una buona dose di obbiettività sul proprio lavoro e sulle proprie ambizioni non guasta, ma adesso come adesso non saprei dire dove sta il confine tra le due cose.
Credo proprio di aver approfittato a sufficienza della tua pazienza e disponibilità! Grazie e Buona fortuna per il tuo lavoro!
Grazie, è stato un piacere per me… ah e: Buon Cammino! (chi vuole capire capisca!)
Vi consigliamo di visitare Masters of the Universe Unbound il sito curato e gestito da Emiliano Santalucia, su cui troverete tutte le informazioni e le novità sul modo dei Masters of the Universe. (6/2/2003)
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