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Darick Robertson a cura di Stefano Perullo in collaborazione con X-Fan
“Devo ammettere, in qualità di creatore, che molti degli appassionati con cui ho avuto modo di parlare dopo aver assunto l’incarico di disegnatore regolare della nuova collana dedicata a Wolverine [Wolverine verrà rilanciata con un nuovo numero 1 – ndr.], mi sono sembrati un po’ troppo precipitosi nel prendere le distanze dai cambiamenti che Greg (Rucka) ed io stiamo accingendoci ad apportare alla collana. All’inizio ho esitato molto prima di partecipare ad un Forum [Robertson si riferisce al forum cui partecipa su x-fan – ndr], poi, dopo aver letto anche le dichiarazioni rilasciate da Rucka, ho realizzato che molte persone si erano fatti delle idee sbagliate riguardo la nostra opera di revitalizzazione di Wolverine e sul perché la direzione presa dalla testata sarebbe stata differente rispetto al passato. La decisione di partire con un nuovo numero uno è stata presa dopo che ai piani alti hanno visto il primo numero fatto da Greg e me e dopo aver constatato quanto ci fossimo allontanati dalla storia precedente e dalla continuità. Non volevamo accollarci il peso di collegare le nostre storie a tutta la passata continuity e volevamo provare a presentare una nuova immagine di Wolverine in solitaria.” “Per quelli che la pensano altrimenti, non ho tolto il lavoro a Sean Chen, si è trattata di una decisione della Marvel. Volevano imprimere una direzione completamente nuova e Greg ed io fummo scelti per dargliela. Proprio come fecero Chris Claremont e Dave Cockrum furono scelti per narrare nuove avventure degli X-Men. E quella fu indubbiamente una bellissima decisione, vero?” Robertson prosegue, poi, chiarendo i retroscena
inerenti gli sketches di Wolverine visti recentemente on-line in
contemporanea con l’annuncio del nuovo team creativo. “Tutti i miei disegni di Wolverine che avete visto sinora non sono altro che dei bozzetti che ho fatto prima di assumere l’incarico di disegnatore regolare della testata. Adoro Wolverine, disegnai queste tavole solo perché sentivo di volerlo fare, non lo feci né perché ne avevo avuto incarico né perché fosse a pagamento. Questo è un particolare che molti fans sembra abbiano dimenticato. Amo questo personaggio più di quanto voi possiate mai immaginare. All’età di 14 anni amavo talmente Wolverine che mi esercitai a disegnarlo, e lo facevo sufficientemente bene che giorno avrei davvero potuto essere il disegnatore della serie. E mi sono esercitato ed esercitato fino al punto di trovarmi dove sono oggi. Mi ha occupato 20 anni di duro lavoro. Perciò, se non credete che io sia l’uomo giusto per disegnare la serie, vi state sbagliando. Mi sono meritato il colpaccio! Ho lavorato moltissimo per questo.”
“I suoi capelli crescono in fretta, così egli cambierà spesso pettinatura, forse anche nel corso dello stesso episodio. Potrebbe avere capelli corti alla prima pagina e lunghi alla ventiduesima. Immagino che se li tagli egli stesso, e con che stile. Mi sembra quasi che si pettini facendosi leccare in testa da una vacca. Appare muscolare perché non è alto. Porta in giro questo scheletro, che deve essere dannatamente più pesante di uno normale e che naturalmente incrementa la sua massa. Ho studiato la corporatura dei sollevatori di pesi alti 5’ 2” e come è configurata la loro massa muscolare.” Riguardo la recente comparsata fatta da Wolverine sulle pagine del PUNITORE 16/17, Robertson conferma che il suo lavoro era quello di dover disegnare la storia che Ennis scritto, non di riscriverla. “La storia che ho fatto con Garth era una parodia. Garth non è un fan di Wolverine, ma lo sono io. Ho fatto questi due numeri per lavorare con Garth e per disegnare Wolverine. Tuttavia il mio lavoro consisteva nel raccontare la storia di Ennis, non di riscriverla o di difendere il personaggio. Perché mai avrei dovuto? Ha fans in abbondanza, ma non è questo il punto. Era una storia di Garth Ennis. Una delle ragioni per le quali lavoro con scrittori del calibro di quelli con cui ho lavorato è che io rispetto la storia. Mi piacciono gli scrittori come Ennis o Ellis, perché pensano al di fuori dei consueti schemi. Pensano al personaggio, non al fatto che il personaggio sia popolare o cool. E’ come se fossi un attore con un copione. Può non piacermi il ruolo, ma ciò non esclude che io debba recitarlo bene. Quella storia del Punitore era chiaramente una commedia, così lo disegnata in maniera bizzarra. Garth ha sceneggiato Logan come se si trattasse di un cartone animato, e di conseguenza l’ho disegnato sopra le righe. Anche io sono andato fuori dagli schemi. Ho disegnato una versione di Logan proveniente dal passato.” “Greg Rucka non narrerà le avventure di Logan in questo modo. Entrambi amiamo il personaggio con il quale stiamo lavorando. Vogliamo vedere che cosa può fare. Vogliamo scoprire chi è. Siamo a conoscenza del suo passato ora, non c’è più nulla da raccontare adesso. Lo abbiamo visto lottare con tizi immortali, non c’è più nulla da raccontare adesso. Greg ha scovato una storia, io mi sto divertendo a disegnarla.” Robertson ha anche qualche parola per raccontare agli appassionati cosa possono aspettarsi dal rilancio del personaggio.
“Ho completamente terminato il primo numero e, entro questa settimana, finirò il secondo numero. La Marvel ha deciso di dare grande risalto promozionale alla serie, dunque non posso mostrare i miei lavori se non lo faranno loro per primi. Ho completamente inchiostrato il numero 1 ma dovrò rinunciare ad inchiostrare ancora le mie matite almeno finchè non avrò terminato di disegnare la mini “Punisher: The War Where I Was Born”. Ad inchiostrarmi temporaneamente ci penserà Tom Palmer.” “Non ho deciso di accettare l’incarico di disegnare Wolverine per ottenere una fama maggiore o per guadagnare soldi facili, l’ho fatto perché disegnare il mutante artigliato era il mio sogno sin da bambino. Se i fans [gli utenti del forum, ovviamente – ndr] vorranno pormi domande del tipo “perché Wolverine non indossa più il suo costume?”, farò del mio meglio per risponderli. Ma cercate di aprire le vostre menti. D’accordo? La creatività è il motore che ci spinge a muoverci in nuovi territori inesplorati e non sempre questi sono agevoli da esplorare. La Saga del Clone sembrò, per qualcuno, una buona idea così come lo sembrò affidare Daredevil a Frank Miller. Provate ad aver fede nel nostro lavoro.”
The
staff of Amazing Comics would like to thank
Mr.Darick
Robertson and
the for
the generous contribution of their time and
This material is property of and is used with permission.
Per l'edizione italiana © 2003 AmazingComics.it
(21/2/2003)
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