|
|
|||||
|
Riccardo Crosa di Daniele D'Aquino
Ciao Riccardo e benvenuto su AmazingComics.it! Cominciamo subito a parlare della tua ultima fatica, il primo volume di "Sanctuaire Reminded". Di che cosa si tratta?
E’ un progetto un po' particolare, soprattutto per chi mi conosce per i miei disegni umoristici e cartooneschi (anche se qualche volta mi è già capitato di fare qualche lavoro più in stile realistico). Questo è un lavoro completamente diverso, con il quale mi sono messo in discussione sia nel disegno che nella narrazione. Si tratta dell'adattamento in stile manga della serie SANCTUAIRE, scritta da Xavier Dorison e disegnata da Christophe Bec, un grande successo della Bande Dessinée francese. Credo che sia la prima volta che i due linguaggi narrativi vengono in qualche modo messi a confronto. E’ un thriller/horror psicologico, uno strano mix fra i film horror che ho immensamente amato (come Shining, L'Esorcista e Alien), le storie di sottomarini (Caccia A Ottobre Rosso e Below), con l'atmosfera misteriosa e angosciante dei fondali marini (Abyss, Sfera). Tre fra i miei generi preferiti, non mi poteva capitare di meglio. Non è stato facile riadattare la storia di Dorison in un altro modello narrativo; per continuare il paragone cinematografico è stato un po' come trarre da un film (da una storia che compie il suo arco narrativo in due ore circa), una serie a puntate per la televisione (tipo Lost). Per me in più è stata ed è una continua sfida cercare di mantenere una tensione nel disegno, un senso di angoscia e di claustrofobia. Insomma un tono narrativo molto diverso da quello a cui sono abituato io, più realistico, oppressivo, aggressivo e meno delicato. Il tutto conservando una media di 30 pagine al mese! Una sfida molto interessante e stimolante, comunque!
Ci puoi riassumere la trama?
Copio la traduzione dal francese della presentazione: “200 metri di profondità. 235 marinai prigionieri. Nessuna speranza. Il 23 gennaio 2029, il sottomarino nucleare USS NEBRASKA, fiore all’occhiello della flotta navale americana, naviga in una missione di monitoraggio delle coste siriane, durante il suo primo incarico ufficiale dopo il varo. All’improvviso un eco radar sconosciuto è captato dai sensori di bordo. Ha tutta l’aria di un segnale di soccorso. Mentre il capitano Hamish si sta consultando con il suo secondo, il tenente Govers, e con gli altri ufficiali di bordo per decidere sul da farsi, scopre che il sottomarino ha già deviato da solo la sua rotta e si sta dirigendo dritto sul segnale, in pieno territorio nemico. Così quella che doveva essere una missione di routine si trasformerà in una spaventosa, quanto inesorabile, discesa all’inferno.”
"Sanctuaire Reminded" fa parte del progetto "Shogun", che mira a produrre dei manga europei adottando il modello narrativo giapponese, ma mantenendo un'identità occidentale. Cosa ne pensi di questa iniziativa?
L'idea che sta alla base del progetto Shogun mi sembra convincente. Credo che sia un buon modo per cercare di arginare l'ondata manga che sta fagocitando il mondo dei comics. Mi piace l'idea di essere parte di una reinterpretazione del modello del manga, cercando di imparare da loro ma senza perdere le mie radici che sono profondamente ancorate alla visone europea del fumetto. La cosa che mi sembra ancora più interessante è stata la scelta dell'editore di non usare solo autori e disegnatori francesi, ma cercarne un po' in giro per l'Europa. Leggendo la rivista si possono vedere disegnatori spagnoli, tedeschi, francesi e italiani. Alcuni progetti sono più riusciti e altri meno, ma nel complesso la ritengo un’iniziativa molto interessante e costruttiva. Nel particolare sono un appassionato del lavoro che Andrea Iovinelli e Massimo Dall'Olio hanno svolto sulla loro serie Underskin. Davvero molto bella!
Come sei entrato in contatto con gli Humanoides Associees e che differenze hai notato nel loro metodo di lavoro rispetto a quelli degli editori italiani?
Sono entrato in contatto con loro attraverso un progetto che io e Davide Barzi avevamo messo in piedi proprio per tentare di arrivare al pubblico francese. La serie non è piaciuta, ma i miei disegni sono stati notati e mi hanno chiesto se volevo fare delle prove per un loro nuovo progetto. Non mi hanno spiegato nulla fintanto che non hanno visto e approvato le mie tavole di prova. Sapevo solo che era un progetto di manga europeo. Per le differenze, non saprei...la cosa principale è che in questo caso devi fare tutto da solo, dal lettering alla preparazione delle pagine per la stampa, ma per me non è stato un grosso problema dato che faccio sempre tutto da solo anche qui in Italia...
Hai letto la serie originale di Dorison e Bec? Nonostante lo stile diverso, ha comunque influenzato il tuo lavoro?
Guillaume Dorison, l'editor di Shogun, mi ha spedito i tre libri nel momento in cui hanno capito che potevo gestirmi il progetto. Erano infatti mesi che stavano cercando un disegnatore che potesse fare al caso loro, e io le prove le avevo fatte su un altro progetto, sempre di fantascienza. Quando il fratello dell'editor, che è lo scrittore di Sanctuaire originale, ha visto le mie tavole di prova ha dato il via libera al lavoro. Ho letto la storia e mi ha intrigato molto. Ma ho deciso di mettere da parte i libri quando ho cominciato il lavoro vero e proprio. Preferisco non avere nessuna informazione oltre a quelle che mi da Stéphane Betbeder, lo sceneggiatore. Preferisco sentirmi libero di immaginarmi le inquadrature che mi comunica la sceneggiatura. Ovviamente ogni tanto devo aprirli per mantenere una certa coerenza, ma in linea di massima cerco di procedere per conto mio. Da questo punto di vista devo dire che gli autori originali mi hanno lasciato completamente il campo libero. Non hanno mai interferito con il nostro lavoro e sono piuttosto soddisfatti del risultato.
E' prevista a breve un'edizione italiana?
Ebbene sì. Proprio in questi giorni l'editore Stratelibri Comics ha annunciato che realizzerà la versione italiana di Sanctuaire Reminded. Il primo volume uscirà in aprile. Per mantenere però una continuità con gli altri lavori che pubblico con quest'editore (è l'editore anche di Rigor Mortis, per capirci) abbiamo deciso di mantenere il formato di stampa di Rigor e più o meno la stessa foliazione. Quindi il volume di 140 pagine che è uscito in Francia in febbraio sarà stampato qui da noi in due libri di 72 pagine ciascuno e cercheremo di uscire una volta ogni due mesi.
Sfogliando l'albo ho notato che sei riuscito a mantenere un tratto personale pur rispettando gli stilemi del fumetto giapponese. Hai avuto problemi in tal senso oppure è stato facile adattare il tuo segno a quello dei manga?
La cosa che mi ha tranquillizzato e che mi ha fatto in fin dei conti accettare questo progetto è stato il fatto che ero sostanzialmente libero di interpretare il sistema narrativo manga alla mia maniera. Non mi hanno chiesto quindi di fare grandi occhi o faccette buffe, ma di vedere che cosa saltava fuori aggiungendo un sentire manga al mio stile. Devo comunque dire che già esisteva nella mia narrazione una chiara influenza manga. Infatti quello che più mi piace del fumetto giapponese è proprio la narrazione, chiara, limpida e fluida. Sembra sempre di guardare un film...e torniamo sempre al mio amore per il cinema: che abbia sbagliato lavoro? Avrei dovuto fare il regista? Mah...
Quali sono i mangaka che più ti hanno influenzato?
Sicuramente Otomo è il mio favorito: Akira, ma soprattutto Domu (Sogni di Bambino), un ottimo horror cittadino. Ho sempre un volume di Otomo sul mio tavolo quando mi accingo a buttare giù uno storyboard. Poi Yukito Kishiro (Alita), Naoki Urasawa (Monster), Satoshi Kon (World Apartment Horror) e ovviamente Myazaki e Taniguchi. Devo comunque ammettere che a parte questi autori, non leggo moltissimi manga. Negli ultimi anni non faccio più molta distinzione fra generi narrativi, fra America, Italia, Francia e Giappone. Se la storia è bella e intensa non importa chi la ha disegnata.
Nonostante tu sia un artista eclettico, che spazia dall'illustrazione agli storyboard per cortometraggi, da Lupin III a Jonathan Steele, il tuo nome è indubbiamente legato a Rigor Mortis, serie fantasy-umoristica tra le più longeve del panorama indipendente italiano. Proprio in questi giorni è uscito un nuovo numero del Genio del Male, il primo in cui non appari come autore. Che effetto fa vedere la propria creatura in mani altrui?
E’ sempre molto dura lasciar andare un proprio personaggio, Rigor è un po' come una parte di me. Cerco comunque di non essere troppo assillante con gli altri autori. Però finora quello che abbiamo deciso di fare è di creare nuovi personaggi che si muovano all'interno del mondo di Rigor, in modo sia da lasciare liberi di scrivere i vari autori che si cimenteranno nella sfida, sia per poter essere io a portare avanti le vicende del Genio del Male. Ma purtroppo i tempi di consegna di Sanctuaire mi obbligheranno a lasciare il personaggio ad altri per il numero di Lucca 2007; ho già scritto lo script e buttato giù lo storyboard, ma dubito che riuscirò mai a disegnarlo…
Molti autori confessano di non avere più il tempo di leggere fumetti. Tu li leggi? Quali sono i tuoi preferiti?
Oh beh, anch'io devo ammettere che leggo molto meno rispetto a prima, soprattutto ora che è arrivata mia figlia Greta. Amo moltissimo Taniguchi, quell’uomo scrive vera letteratura disegnata, poetica e struggente. L’ultimo lavoro di Loisel e Tripp (Loisel è uno dei miei autori preferiti in assoluto) è incredibile. Si chiama Magasin Général e qui in Italia è inedito, ma è assolutamente imperdibile. La narrazione e la regia della pagina sono stupefacenti e la storia è commovente nella sua “normalità”. Non credo che verrà mai stampata qui da noi, ma la consiglio a tutti quelli che sanno leggere il francese. Devo comunque anche dire che negli ultimi anni ho un po’ faticato a trovare storie adatte alla mia età…a volte quando entro in fumetteria mi sento leggermente spaesato, come fuori posto. Tanti manga per giovanissimi (mi spiace, ma io non riesco proprio ad appassionarmi a Dragon Ball!), tanti comics americani pieni di supereroi o di ragazzini mutanti. Baf, io non riesco più a interessarmi a queste cose. Gironzolo fra gli scaffali, guardo molti albi (tutti ben disegnati e di qualità) e poi non compro niente.
Sanctuaire è un progetto che se funziona mi terrà impegnato sul fronte fumettistico per almeno due anni. Non credo che con i tempi di consegna di Shogun potrò fare molto altro, a parte le mie strisce su Focus giochi. La collaborazione con Stéphane Betbeder (lo sceneggiatore di SR) è così buona che stiamo preparando un progetto insieme, sempre per il mercato francese, ma questa volta per il formato Franco/Belga. Poi sul versante Rigor, vista la stupefacente accoglienza del gioco di carte “Sì Oscuro Signore” (ormai stampato in 5 lingue diverse) e di “Kragmortha” (il primo gioco da tavolo dedicato al genio del male), io e la Stratelibri stiamo lavorando su altri progetti molto interessanti e divertenti.
Ah, ce ne sono tanti. Mi piacerebbe molto poter realizzare una bella saga nel formato Asterix. Il primo fumetto che ho avuto fra le mani è stato Topolino, come molti bambini, ma il primo che ho scelto io quando ne ho avuto la possibilità è stato proprio Asterix. È la serie che mi ha veramente aperto le porte al mondo dei fumetti. Amo quel formato, la copertina cartonata, la pagine grandi e a colori. È sempre stato il mio punto di riferimento in tutti questi anni. E poi la collaborazione con Focus Giochi (per il quale realizzo le nuove strisce di Rigor Mortis), mi ha fatto tornare la passione per la striscia umoristica. Mi diverto moltissimo nello scriverle e prima o poi mi piacerebbe poterle raccogliere tutte in un volumone…ma mi sa che ce ne vorranno molte di più di quante ne ho disegnate finora!!
Grazie!
Guarda la preview di "Sanctuaire Reminded"
La redazione di AmazingComics.it ringrazia Riccardo Crosa per l'incredibile gentilezza e disponibilità che ha dimostrato nei nostri confronti
Sanctuaire Reminded ™ & © Riccardo Crosa
(18/03/2007)
|
|||||
|
|