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La Scena del crimine: Un pezzetto di buonanotte di Febo Quercia
Vi
è
mai
capitato
di
entrare
in
fumetteria
con
la
voglia
di
leggere
qualcosa
di
nuovo
e
originale?
A
me
spesso.
Non
cercavo
nulla
di
particolare
e
ho
comprato
quello
che
poi
è
risultato
essere
un
bellissimo
esempio
di
romanzo
noir
che
prende
in
prestito
atmosfere
e
stereotipi
dall'hard-boiled
americano
degli
anni
'40
(quello
di
Hammet
e
Chandler,
per
intenderci)
e
le
ha
arricchisce
di
suggestioni
e
problematiche
attuali.
Ed
Brubaker
segue
il
protagonista
della
storia
e
i
comprimari
senza
mostrarsi,
servendosi
della
classica
voce
off
e
del
racconto
in
prima
persona,
disegnandogli
attorno
un
universo
credibile
e
accattivante,
seguendo
uno
schema
ordinato
e
mai
banale.
In
questo
lavoro
lo
asseconda
perfettamente
la
matita
essenziale
di
Lark,
che,
con
l'aiuto
di
Sean
Phillips
alle
chine,
riproduce
particolari
che
non
tutti
apprezzano:
uno
sguardo
ben
illuminato,
un
movimento
accennato
e
uno
sfondo
indefinito
esprimono
situazioni
e
caratteri
senza
bisogno
di
ulteriori
precisazioni.
L'azione
è
ridotta
allo
stretto
necessario
perché
sono
i
ragionamenti,
i
sentimenti
e
le
motivazioni
gradualmente
rivelate
che
devono
avvincere
il
lettore.
L'unica
pecca?
La
traduzione
dell'edizione
italiana…
alquanto
zoppicante.
La
scena
del
crimine:
Un
pezzetto
di
buonanotte (17/12/2001)
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