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JLA TP 2 & 3: "III Guerra mondiale" e "Mageddon" di Mimmo D'Avenia
Mageddon, l'arma distruttiva più potente dell' universo, sta giungendo nel nostro sistema solare. Il suo scopo è quello di porre fine alla nostra civiltà instillando i semi della rabbia e della violenza e comunque amplificando ogni sentimento negativo, in ogni essere presente sul nostro pianeta. Tra le prime conseguenze dell' arrivo di Mageddon vi è la nascita di un nuovo gruppo di supercriminali formato da Lex Luthor, dall' Ape Regina, da Prometheus e dal Generale Eiling i quali inconsciamente spinti proprio dall' arma definitiva, organizzano un attacco alla base lunare dei Leaguers. Sulla Terra intanto in maniera ingiustificata e improvvisa, le maggiori potenze mondiali, anch' esse inconsapevolmente spinte da Mageddon, sono sull'orlo della III guerra mondiale. Ai Super-eroi del DC-universe, qui tutti riuniti e capeggiati dai membri della JLA, il compito di sventare la minaccia di Mageddon ... Con questa saga il grande Grant Morrison chiude il suo favoloso ciclo sulla testata di Batman e soci, indicando proprio nell' arrivo di Mageddon la causa principale della rinascita della Lega della Giustizia, dell'arrivo al suo interno da Nuova Genesi di Orion, Big Barda e Mister Miracle e della creazione di Aztek (super-eroe sulla cui breve serie ha scritto sempre Morrison, nonchè riserva dei Leaguers). L' approccio di Morrison alla serie è stato molto semplice: egli infatti ha concepito la League come la chance migliore della terra di fronte alle peggiori minacce. La conseguenza principale a questa concezione è stata quella di avere costituito un team composto dai più grandi e potenti (e in questo caso non è un luogo comune) eroi del DC universe , per intenderci gente come Superman, Orion, Big Barda, Plastic-Man (scherzo!), Wonder Woman, Zauriel (entrato nella JLA nella bellissima saga "Paradise Lost dell' ottimo Mark Millar), Lanterna Verde e Martian Manhunter per cio' che riguarda la forza pura e geni di scienza e tattica come Batman, Plastic-Man (rischerzo!), Acciaio e Oracolo che contemporaneamente hanno partecipato alle avventure del gruppo. Proprio tali avventure sono state la spina dorsale della serie che mai è scesa a patti con trame e sottotrame che vedevano i nostri protagonisti in abiti civili o in relazioni private o con l' ideazione di un team in cui ogni membro rappresentasse un prototipo specifico di razza, sesso o superpotere (come spessissimo è capitato ai Vendicatori). Pezzo unico nel gruppo è stato invece il già citato Plastic-Man, elemento di rottura capace di sdrammatizzare le situazioni più tese. L'assenza di sottotrame nella serie però non ha comportato a una scarsa personalizzazione dei protagonisti: il nostro Morrison infatti è riuscito sempre a far trapelare il carattere dei personaggi dai loro gesti e soprattutto dai loro dialoghi (significativi alcuni tra Superman e Batman nel primo paperback). Unico neo della serie in questa gestione, sono stati i disegni forse troppo legnosi di Howard Porter (Quitely sarebbe stato meglio ... ma quando mai non lo sarebbe?) comunque in qualche modo giusti per rappresentare le icone che fanno parte della JLA. (31/05/2002)
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