TEMPESTA SELVAGGIA

di Andrea Alfano

 

(c) WildstormAl momento in cui scrivo queste righe, ancora non ci è dato sapere se quella che viene considerata la più bella collana di super-eroi attualmente pubblicata in Italia proseguirà la sua corsa mensile (o quasi) oppure si trasformerà in una serie di volumetti monografici. Eppure è incredibile che una testata così bella e particolare debba essere costretta a rifugiarsi nella “sicurezza economica” della fumetteria e non raccolga il meritato successo nelle edicole nostrane.

Wildstorm è senza ombra di dubbio una collana che ogni lettore di fumetti dovrebbe leggere, perché va oltre la normale concezione di fumetto, riesce ad entrare perfettamente nell’ottica del mondo reale senza però perdere quel “sense of wonder” che ormai sembra essere perduto nella maggior parte dei fumetti.

Prendete Authority, ad esempio, una collana che sembrava dover essere una parodia dei più famosi eroi della DC che si è trasformata nel primo, vero, fumetto del XXI secolo, ponendosi come pietra di paragone in mezzo alle tante testate super-eroistiche e fungendo da apripista a titoli acclamati come New X-Men di Morrison oppure al nuovo ciclo di Avengers che debutterà tra poco negli States. Con le sue storie mature ci ha forse fatto vedere il vero volto dei super-eroi che alla fine, con tutti i loro poteri e le loro magie, sono più umani di noi, con gli stessi vizi e le stesse virtù che può avere l’uomo medio ma con la differenza di avere l’arma per poter cambiare le cose, probabilmente in meglio.

(c) Ellis / Cassaday / WildstormA seguire troviamo un’altra serie “cult”, che ha consacrato definitivamente l’estro di John Cassaday, aprendogli le porte del comicdom USA, ovvero Planetary fumetto in cui il geniale Warren Ellis ci fa capire che le pagine di un comic-book possono essere infinite e comparate ad un kolossal cinematografico che non bada a spese per gli effetti speciali. È una storia magnifica, intricata, complessa e che ci porta direttamente nei segreti più nascosti della Terra, ci fa vedere cosa sarebbe successo se realmente una piccola astronave contenente un neonato alieno fosse atterrata sul nostro pianeta e via dicendo. Ad impreziosire il tutto, ci sono le copertine, mai uguali tra loro, neanche nell’impostazione grafica. Tutte le cover sono infatti diversissime, non hanno in comune nemmeno il logo della testata, che cambia grafica a seconda della storia, l’unica cosa che hanno in comune tra loro è lo splendido tratto di Cassaday.

Unica nota dolente sono i Wildcats, probabilmente figli di un’incomprensione nata tra lo sceneggiatore ed il disegnatore, che avendo due diversi punti di vista circa il gruppo, non sono riusciti a far decollare una collana le cui premesse erano tutto sommato buone.

In questo articolo non ho parlato per niente delle storie nel loro specifico, perché spero che qualcuno tra voi, leggendo queste righe, si convinca ad andare in edicola o in fumetteria ad acquistare qualche numero di una collana che ha fatto e farà epoca, non solo perché la Magic Press ha fatto un ottimo lavoro nel presentare l’edizione italiana di queste testate ma perché finalmente, dopo tanto tempo, vi ritroverete a guardare i super-eroi sotto un’altra ottica: quella umana.

 

(29/06/2002)

 

   

 

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