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Gotham Central di Carlo "Karlito" Del Grande
Ci sono un paio di concepts di fondo in Gotham Central: il primo è “Ok, Batman è il protagonista del suo mondo, ma diamo un’occhiata alle tante comparse che gli fanno da spalla, ad esempio i poliziotti di Gotham City”; l’altro è “la polizia di Gotham, prima che da poliziotti, è composta da donne e uomini. Scaviamo nella loro psiche e nel complesso di avere un supereroe in città che si prende quasi tutti i meriti delle vittorie sul crimine”. In Gotham Central i protagonisti sono i poliziotti, con le loro vite, i loro problemi familiari e naturalmente quelli sul lavoro. Batman è praticamente una comparsa. Ma il tutto pare naturale, non forzato. Sostanzialmente il rapporto tra l’Uomo Pipistrello e la polizia di Gotham non è così stretto e profondo come si crede. C’è una sorta di rivalità tra i due, vissuta peggio dai “semplici” poliziotti. C’è collaborazione, certo, ma alcuni poliziotti non sopportano di avere a che fare con l’alter-ego di Bruce Wayne. In questo splendido terzo volumetto (che non definirei perfetto solo a causa di una confezione tutt’altro che soddisfacente...) la tensione, sempre crescente, diventa palpabile. Il Joker è in pista, ma, come per Batman, le sue apparizioni sono rare, quasi non indispensabili. Pare di trovarsi di fronte ad un film d’azione, di quelli che t’inchiodano davanti allo schermo fino alla fine. Sì, perchè oltre ad un’idea semplice e geniale, Gotham Central gode delle penne di due ottimi sceneggiatori, Ed Brubaker e Greg Rucka. Senza dimenticare le matite di un Michael Lark che diventa sempre più determinante nel creare delle atmosfere che si sposano perfettamente con le vicende del dipartimento di polizia di Gotham City. In definitiva, un acquisto di cui è molto improbabile pentirsi.
Gotham Central TP 3 – Soft Targets (Play Press, brossurato, 98 pagine, € 9,00) testi di Ed Brubaker e Greg Rucka, disegni di Michael Lark
(12/3/2005)
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