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THE
EXTERMINATORS
di
Sergio L. Duma
THE
EXTERMINATORS è stata presentata come la serie Vertigo
dell’anno, in termini decisamente entusiastici. In genere l’enfasi
pubblicitaria mi insospettisce ma stavolta, lo ammetto, ho trovato
questo fumetto esaltante. Scritta dal britannico Simon Oliver e
disegnata da Tony Moore, celebre per
The
walking dead, forse il
comic book di zombi più famoso del momento, THE EXTERMINATORS è una
delle proposte più folli e trasgressive della linea Vertigo della DC
Comics e, potenzialmente, potrebbe risultare, in futuro, importante
almeno quanto SANDMAN o HELLBLAZER. Esagero? Forse. Tuttavia, è inusuale
trovare un serial che, al di là delle apparentemente semplici e lineari
vicende di un gruppo di disinfestatori, presenta citazioni di David
Cronemberg e J.G. Ballard, riferimenti a William Burroughs (che per
giunta appare in un paio di vignette), riflessioni sull’avidità delle
multinazionali, senza cadere nella banalità e con testi efficaci, molto
vari, considerando che ogni personaggio (e ce ne sono parecchi) ha un
peculiare registro espressivo. Il protagonista di THE EXTERMINATORS,
Henry James, un ragazzo con alcune magagne nel passato, inizia a
lavorare in una società di disinfestazione diretta dal patrigno. I
colleghi sono a dir poco stravaganti. Uno di essi è un tossico che si fa
di Draxx, la misteriosa sostanza chimica usata per eliminare scarafaggi
e insetti in generale; un altro è una specie di cowboy zen di colore
dagli strani (e inquietanti) comportamenti; un altro ancora è un fan
sfegatato dei Carpenters. Nel corso della sua attività lavorativa, Henry
scopre a sue spese che gli scarafaggi hanno invaso a modo loro Los
Angeles, specie i quartieri più degradati, e si trova invischiato in
situazioni scioccanti e paradossali, che vedono coinvolte attraenti
ragazze madri, grassone allucinanti, suicidi, e così via. Ma gli
scarafaggi sono normali? O hanno subito orribili mutazioni? Che ruolo ha
un entomologo strambo che forse adora arcaiche divinità? E perché il
collega tossico di Henry è in possesso di una scatola decorata da
svastiche e simboli esoterici egiziani? E come si deve considerare la
fidanzata di Henry, una bella ragazza che lavora con persone che hanno
qualcosa a che fare con il Draxx e che, per giunta, ha una relazione
lesbica segreta con la sua direttrice? E dietro tutto questo si
nascondono forse entità antiche o culti pagani? Questi sono solo i primi
semi narrativi che l’esordiente Simon Oliver ha gettato nei primi cinque
numeri di THE EXTERMINATORS, raccolti ora in volume da Planeta De
Agostini, e, fidatevi, ha fatto realmente un buon lavoro. I disegni
sporchi e grezzi di Tony Moore, inoltre, sono perfetti per una vicenda
ambientata nei bassifondi, nella sporcizia e nei tuguri della Los
Angeles delle tensioni razziali e sociali. In poche parole, THE
EXTERMINATORS è veramente una proposta originale, appassionante, e,
soprattutto, diversa. L’ennesima prova della fantasia provocatoria e
dissacrante della scuola inglese. Insomma, leggete THE EXTERMINATORS. Ne
vale la pena.
The Exterminators ™ & © degli autori / Vertigo
(11/05/2008)
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