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Dylan Dog #184: "I misteri di Venezia" di Daniele D'Aquino Questo numero natalizio ci offre ben due regali: il ritorno di Dylan in Italia, ancora una volta nella città di Casanova, a qualche anno di distanza da “La morte rossa” e soprattutto il graditissimo ritorno ai pennelli di Angelo Stano, che mancava sulla serie regolare dal policromo numero 100. La
storia
è
un
omaggio
al
fascino
e
alla
magia
di
Venezia,
che
con
i
suoi
canali,
ponti,
calli
e
gondole
fa
da
sfondo
alla
battaglia
tra
forze
oscure
per
il
dominio
del
mondo
post-apocalittico.
A
contendersi
il
nostro
pianeta
ci
sono
due
vecchie
conoscenze
di Dylan:
da
una
parte
gli
“Illuminati”,
una
setta
misteriosa
vista
in
azione
ne
“La
nuova
stirpe”
e
dall’altra
un’altrettanto
misteriosa
congregazione
in
cui
opera
Saul,
l’angelo
sterminatore.
Dopo
alcune
prove
deludenti
stavolta
Ruju
si
riscatta:
la
trama
presenta
qualche
forzatura
qua
e
là,
ma
almeno
rompe
gli
schemi
stantii
a
cui
ci
aveva
abituati
negli
ultimi
albi.
La
sceneggiatura
è
ben
strutturata
e
il
finale
a
sorpresa
dà
un
senso
diverso
all’intera
avventura
e
ai
libertini
intermezzi
storici. Semplicemente
eccezionali
i
disegni
di
Stano.
E’
sempre
un
piacere
rivedere
il
suo
consueto
e
inconfondibile
stile,
che
qui
diventa
quasi
pittorico
nelle
stupende
tavole
a
mezzatinta.
L’ultima
vignetta
da
sola
vale
il
prezzo
dell’albo! E
ora
una
piccola
considerazione:
perché
sprecare
l’intera
seconda
di
copertina
per
pubblicare
l’elenco
degli
arretrati,
spodestando
già
da
qualche
anno
“Il
club
dell’orrore?” Tra
locandine,
disegni
e
cover
promozionali,
il
“Dylan
Dog
Horror
Club”
(ex
Horror
Post),
è
ormai
ridotto
a
poche
righe.
Non
sarebbe
meglio
riportare
soltanto
i
numeri
degli
arretrati
disponibili,
omettendone
il
nome
e
risparmiando
così
un
bel
po’
di
spazio?
Oppure,
se
proprio
non
si
vuole
rinunciare
a
quel listone,
perché
non
metterlo
in
terza
o
quarta
di
copertina,
magari
una
tantum? Inoltre
ha
da
poco
esordito
il
servizio
di
acquisto
on-line
degli
arretrati,
quindi
c’è
da
prevedere
una
diminuzione
delle
richieste
via
posta,
a
favore
di
quelle
elettroniche.
E
allora,
ridateci
la
rubrica
in
seconda
di
copertina!!! (17/01/2002)
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