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Almanacco della paura 2003 di Daniele D'Aquino
Anche
l’Almanacco di quest’anno non sfugge a quella che sta diventando ormai
una consuetudine: rubriche
interessanti, fumetto mediocre.
“Il
dittatore”,
storia scritta da un Pasquale
Ruju
svogliato, è un’accozzaglia di cliché; troviamo il solito dittatore
sanguinario del solito staterello centroamericano, il solito gruppo di
ribelli che cerca di eliminarlo, rituali vudù triti e ritriti. Ai
personaggi stereotipati va ad aggiungersi una sceneggiatura che si
trascina stancamente verso il finale senza suscitare il minimo interesse. Da
segnalare soltanto il ruolo di maggior rilievo di Lord
Wells
rispetto alle sue ultime apparizioni. E’
un vero peccato, poiché Ruju aveva a disposizione uno dei migliori
disegnatori del mondo, quel Domingo
“Cacho”
Mandrafina
che i lettori italiani hanno saputo apprezzare grazie alle numerose sue
opere pubblicate dall’Eura su Skorpio
e Lanciostory. L’esordio
dylaniato del Maestro argentino è coi fiocchi. Grande
espressività del tratto, bianchi e neri perfettamente bilanciati e una
caratterizzazione dell’indagatore dell’incubo molto personale e
convincente. Nessuna
caduta di tono, nessuna vignetta tirata via. Resta
il rammarico che a cotanto artista sia stata assegnata una storia
destinata dritta dritta al dimenticatoio. Pazienza e godiamoci ugualmente
la sua prova, sperando che non rimanga l’unica. Completano
l’Almanacco la consueta carrellata su film e libri horror dell’anno,
un bel dossier sulle bestiacce che ci hanno terrorizzato dagli schermi
cinematografici, gradevoli saggi su Sam
Raimi
(Evil Dead, The Gift, Spiderman…) e Joe
R. Lansdale
(Dead in the West, The Drive-In…) e un articolo sull’Inferno
illustrato. (3/4/2003)
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