Almanacco della paura 2003

di Daniele D'Aquino

 

(c) Sergio Bonelli EditoreAnche l’Almanacco di quest’anno non sfugge a quella che sta diventando ormai una consuetudine: rubriche interessanti, fumetto mediocre.

Il dittatore”, storia scritta da un Pasquale Ruju svogliato, è un’accozzaglia di cliché; troviamo il solito dittatore sanguinario del solito staterello centroamericano, il solito gruppo di ribelli che cerca di eliminarlo, rituali vudù triti e ritriti.

Ai personaggi stereotipati va ad aggiungersi una sceneggiatura che si trascina stancamente verso il finale senza suscitare il minimo interesse.

Da segnalare soltanto il ruolo di maggior rilievo di Lord Wells rispetto alle sue ultime apparizioni.

E’ un vero peccato, poiché Ruju aveva a disposizione uno dei migliori disegnatori del mondo, quel Domingo “Cacho” Mandrafina che i lettori italiani hanno saputo apprezzare grazie alle numerose sue opere pubblicate dall’Eura su Skorpio e Lanciostory.

L’esordio dylaniato del Maestro argentino è coi fiocchi.

Grande espressività del tratto, bianchi e neri perfettamente bilanciati e una caratterizzazione dell’indagatore dell’incubo molto personale e convincente.

Nessuna caduta di tono, nessuna vignetta tirata via.

Resta il rammarico che a cotanto artista sia stata assegnata una storia destinata dritta dritta al dimenticatoio. Pazienza e godiamoci ugualmente la sua prova, sperando che non rimanga l’unica.

Completano l’Almanacco la consueta carrellata su film e libri horror dell’anno, un bel dossier sulle bestiacce che ci hanno terrorizzato dagli schermi cinematografici, gradevoli saggi su Sam Raimi (Evil Dead, The Gift, Spiderman…) e Joe R. Lansdale (Dead in the West, The Drive-In…) e un articolo sull’Inferno illustrato.

(3/4/2003)

 

   

 

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