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Magico Milazzo di Daniele D'Aquino
L’infinito talento del papà grafico di Ken Parker non lo scopriamo certo adesso, ma di fronte alla sua ultima prova non possiamo che esprimere nuovamente tutta la nostra ammirazione. Mi
riferisco alla storia doppia pubblicata in questi mesi su Magico Vento,
negli albi “Cento fucili” (#69) e “Pista senza
ritorno” (#70). Il
segno di Ivo Milazzo è sempre più espressionista, con
pochi tratti veloci riesce a delineare qualsiasi scenario, a trasmetterci
gli stati d’animo, le atmosfere, il dinamismo. E
questa sintesi è una peculiarità che hanno solo i grandi artisti. Il
disegnatore ligure padroneggia l’uso delle ombre, gioca con le
silhouette, le sue tavole sono leggibilissime ed equilibrate. Ad
impreziosire il tutto troviamo alcune stupende vignette a mezzatinta. Fumetto
con la f maiuscola. Da applausi. Merita
un elogio anche Gianfranco Manfredi, autore di una bella
avventura, corale e di ampio respiro, che prende spunto da vicende
storiche realmente accadute. Il
tema centrale è ancora lo scontro tra indiani e bianchi, causato stavolta
da un progetto di pista carrabile che passa tra il territorio Sioux
e la riserva dei Crow. Non mancano quindi complotti, combattimenti,
uomini senza scrupoli, con Ned e Poe che si adoperano per evitare
carneficine. Manfredi
si conferma narratore di razza e dirige alla perfezione tutti i personaggi
che affollano la storia. Peccato
solamente per il finale un po’ affrettato, suo vero tallone d’Achille.
Non è la prima volta che leggiamo una conclusione sbrigativa ma se ciò
può essere giustificabile in una storia di 94 pp., lo è un po’ meno in
una lunga il doppio. Molto
belle entrambe le copertine di Frisenda. (4/4/2003)
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