Magico Milazzo

di Daniele D'Aquino

 

(c) Sergio Bonelli EditoreL’infinito talento del papà grafico di Ken Parker non lo scopriamo certo adesso, ma di fronte alla sua ultima prova non possiamo che esprimere nuovamente tutta la nostra ammirazione.

Mi riferisco alla storia doppia pubblicata in questi mesi su Magico Vento, negli albi “Cento fucili” (#69) e “Pista senza ritorno” (#70).

Il segno di Ivo Milazzo è sempre più espressionista, con pochi tratti veloci riesce a delineare qualsiasi scenario, a trasmetterci gli stati d’animo, le atmosfere, il dinamismo.

E questa sintesi è una peculiarità che hanno solo i grandi artisti.

Il disegnatore ligure padroneggia l’uso delle ombre, gioca con le silhouette, le sue tavole sono leggibilissime ed equilibrate. Ad impreziosire il tutto troviamo alcune stupende vignette a mezzatinta.

Fumetto con la f maiuscola. Da applausi.

Merita un elogio anche Gianfranco Manfredi, autore di una bella avventura, corale e di ampio respiro, che prende spunto da vicende storiche realmente accadute.

Il tema centrale è ancora lo scontro tra indiani e bianchi, causato stavolta da un progetto di pista carrabile che passa tra il territorio Sioux e la riserva dei Crow. Non mancano quindi complotti, combattimenti, uomini senza scrupoli, con Ned e Poe che si adoperano per evitare carneficine.

Manfredi si conferma narratore di razza e dirige alla perfezione tutti i personaggi che affollano la storia.

Peccato solamente per il finale un po’ affrettato, suo vero tallone d’Achille. Non è la prima volta che leggiamo una conclusione sbrigativa ma se ciò può essere giustificabile in una storia di 94 pp., lo è un po’ meno in una lunga il doppio.

Molto belle entrambe le copertine di Frisenda.

(4/4/2003)

 

   

 

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