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Reality Show di Daniele D'Aquino
I reality show non risparmiano proprio nessuno. Mentre nella televisione italica impazzano naufraghi, reclusi, tronisti ed estemporanei contadini, anche l’anticatodico Dylan Dog si trova a partecipare, suo malgrado, ad uno di questi programmi: “La casa stregata”, versione soprannaturale del Big Brother. L’artefice di ciò è lo stesso Michele Medda che quattro anni fa, ne “La famiglia Milford”, aveva catapultato l’Indagatore dell’Incubo nell’ambiente dei serial tv. Lo sceneggiatore sardo sembra trovarsi a suo agio nelle dinamiche del piccolo schermo e oggi come allora confeziona una storia scorrevole e ben riuscita. L’espediente narrativo di fondo è visto e stravisto, ma Medda riesce a giustificarlo in modo convincente e a costruirci sopra una vicenda che mantiene sempre vivo l’interesse del lettore. Il co-creatore di Nathan Never si rivela particolarmente bravo a schivare due rischi che spesso inficiano albi legati all’attualità come questo. Primo, le cadute nell’oleografia, evitate grazie a una caratterizzazione dei personaggi non banale, dialoghi brillanti e un’efficace interazione tra tutti i concorrenti. Secondo, i giudizi moralisti; al massimo si può vedere nello scambio di battute conclusivo (“è solo spettacolo, Dylan…non è una questione di meriti”) un cinico contrappasso ma nulla più. Sul fronte grafico il duo Piccatto-Sommacal è autore di una prova nel complesso positiva, che ha tra i suoi punti di forza la leggibilità e la recitazione dei personaggi. Costituiscono una nota stonata alcune vignette in cui il tratto si fa troppo essenziale, quasi naif, e che danno l’impressione di essere state realizzate in modo frettoloso.
“Dylan Dog Speciale #21: Reality Show” di Michele Medda (testi), Luigi Piccatto e Giorgio Sommacal (disegni), 160 pp. in b/n, settembre 2007, € 4.80 , Sergio Bonelli Editore
Dylan Dog ™ & © Sergio Bonelli Editore
(01/11/2007)
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