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Scuola di Fumetto
di Matteo Losso
Con “Scuola di fumetto” arriva in edicola una rivista dedicata alla letteratura disegnata completamente nuova, che esplora il medium fumetto sotto un’ottica diversa ed accattivante. La rivista diretta da Laura Scarpa, infatti, guarda al mondo dei comics partendo dalla sue vere origini: gli autori. E’ proprio attraverso corpose interviste che i redattori svelano ai lettori ed agli addetti ai lavori la storia e le particolarità di scrittori e disegnatori, interrogandoli ad esempio sui loro materiali preferiti o sulle tecniche che abitualmente utilizzano. Così facendo, riusciamo ad entrare virtualmente nei loro studi, a capire quali strumenti utilizzano per realizzare le loro opere artigianali e cosa succede nelle loro teste ogni qual volta hanno un’idea e devono renderla “realtà”. Il progetto a parer mio è innovativo, se non addirittura geniale e rende “SdF” qualcosa di più di un semplice magazine di informazione: la rivista è un contenitore di materiali e consigli per chi vorrebbe operare nel settore, è uno specchio della realtà fumettistica odierna ed è ANCHE una fonte di notizie. Niente recensioni trite e ritrite di albi noti, però, o inutili disamine su quella serie americana piuttosto che su quell’altro bonelliano o sull'ennesimo manga: “SdF” ha una sua precisa linea editoriale e punta tutto sugli autori e sulla loro capacità di comunicare, incuriosirci ed interessarci, con le loro parole come fanno già con i loro fumetti. Il n°1 del mensile “Scuola di Fumetto” è uscito a metà Giugno, ha 64 pagine tutte a colori in formato rivista e costa 4 €. Il sommario di questo “first issue” è ricco e variegato. Dopo l’editoriale, la rivista “parte col botto”, grazie ad un articolo del mitico Filippo Scòzzari, che parla di alcuni dei fumetti che hanno influenzato la sua vita, citando titoli forse dimenticati ma di assoluto valore. Poi via alle interviste... Il lungo colloquio di Davide Barzi con Leo Ortolani, “deus ex machina” di “Rat Man”, incentrato sopratutto sul passaggio di Leo / Rat Man dall’autoproduzione alle edicole con la Panini Comics: una discussione molto interessante per qualunque aspirante autore. Poi Laura Scarpa incontra per noi Massimiliano De Giovanni dei “Kappa boys”, spinto a tracciare il quadro della situazione che li ha portati dalla versione fanzine di “Mangazine” del 1988 alle attuali fortune dell’etichetta “Kappa edizioni”. Prosegue il grande Giuseppe Palumbo, che ci spiega di suo pugno come è riuscito a sfruttare le potenzialità del noto software Photoshop e ad adattarle al suo stile per la realizzazione di alcuni lavori recenti. Infine un’eccellente intervista a Carlos Trillo ad opera di Francesco Coniglio, che viviseziona l’attività dello sceneggiatore argentino e ci permette di scoprire la sua idea di fumetto ed il suo modo, concettuale e pratico, per estrinsecarla. In più, TANTO altro materiale di grande interesse... Le schede per diventare disegnatori, che svelano alcuni trucchi del mestiere e danno utili consigli ai principianti. Un articolo su Claudio Mastantuono ed alcune sue brevi storie umoristiche per un totale di cinque tavole. Un articolo (poteva forse mancare?) su Spider-Man scritto da Andrea Plazzi. Un’interessante sguardo in esclusiva allo sketchbook di Angelo Stano, con schizzi e disegni a matita. La recensione del libro di Akira “Dragonball” Toriyama su come disegnare i manga e tante altre rubriche, dedicate a curiosità varie, ai siti internet (in questo numero si parla di www.rorschachonline.it) ed ai lavori dei lettori, con la presentazione di “Censure”, un breve fumetto autoconclusivo di sei tavole realizzato dalla brava Claudia Volontè. Ed il dare spazio in edicola alle giovani leve del fumetto italiano è un altro dei grandi meriti di “Coniglio editore”... Infine, una critica. Senza nulla volere al buon lavoro di Plazzi, l’articolo su “Spider-Man” proprio non era necessario e stona col resto del materiale, risultando essere l’unico pezzo inserito esclusivamente per ragioni commerciali. Se questo non bastasse, TUTTE LE DIDASCALIE DELLE IMMAGINI SONO SBAGLIATE e se talvolta si potrebbe invocare la distrazione (mah...), in altre occasioni gli errori sono così grossolani e palesi da risultare quasi imperdonabili per qualsiasi “Marvel zombie”... Lo Spidey di Kirby viene confuso con quello di Ditko, mentre quello di John Romita Sr. viene scambiato proprio con quello di Ditko e nel frattempo i disegni di Jeffery Scott Campbell e John Romita Jr. improvvisamente vengono attribuiti a Todd McFarlane. Posso assicurarvelo: non ne hanno azzeccato uno, neppure per sbaglio. Ma a parte il fatto che chi ha impaginato e supervisionato l’articolo non sa assolutamente nulla dell’Uomo Ragno e forse avrebbe dovuto occuparsi di altro (!?!), “nessuno è perfetto” e qualche errore, per quanto si lavori con attenzione, sfugge sempre. L’unica domanda che mi pongo è questa: so tutto di Spider-Man e mi sono reso immediatamente conto degli orrori commessi, ma quando si parlerà di qualche argomento che non conosco, come me ne accorgerò? Spero in un onesto e puntuale “errata corrige” già sul n°2, ma spero sopratutto che “SdF” riesca a ritagliarsi il suo spazio nelle edicole e nelle fumetterie e continui ad entusiasmarmi di mese in mese per molti anni a venire... Info.: redazione@scuoladifumetto.org
(19/06/2002)
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