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Lazarus Ledd #115: "Romeo and Juliet" di Daniele D'Aquino
Ade Capone torna alle origini e catapulta Larry in una classica avventura metropolitana, del tipo “tutto in una notte". Finalmente. Ben vengano i cavalieri medievali, i cristalli, i mostri, i corpi speciali, ma penso che siano storie come questa la vera anima della serie. Storie fatte di personaggi, atmosfera ed esplorazione del quotidiano. Storie semplici. Questo
mese è di scena una rilettura in chiave moderna di “Romeo e
Giulietta”: come nella tragedia di Shakespeare, anche qui c’è
l’amore di due ragazzini, ostacolato dalle loro famiglie, due clan
malavitosi rivali. Capuleti
e Montecchi del ventunesimo secolo, pistole al posto delle spade. Oltre alla inimicizia tra le casate, un altro problema grava sui due innamorati: Cindy (Juliet) è ammalata di leucemia. Greg (Romeo) ha il dono di guarire le persone, ma il suo potere non è forte abbastanza da curare il male dell’amata e allora la porta via dall’ospedale in cui lei è ricoverata, perché c’è un guaritore più potente di lui che può restituirle la salute. Larry,
che in questo episodio torna a fare il tassista per aiutare un
collega in difficoltà, si trova coinvolto nella fuga dei due ragazzi e
dopo un susseguirsi di inseguimenti e sparatorie, ecco l’epilogo, che si
discosta dal dramma originale: nessun sacrificio, ma un happy end pieno di
speranza. La
storia è ben congegnata, scorrevole e l’elemento soprannaturale
s’inserisce bene all’interno della trama. Una
piccola digressione: mi piacerebbe vedere più spesso Lazarus alla guida
di un taxi. E’
un mestiere narrativamente affascinante, che ti mette a contatto con le
realtà più disparate e che è perfetto per un certo tipo di
ambientazione. Ovvio,
se ogni volta che fa il tassista poi si mette nei guai, alla fine
passerebbe per un menagramo, però una storiella ogni tanto secondo me non
ci sta male. Ai
pennelli troviamo Valentino Fortini, autore di una buona
prova. Unica nota negativa quelle vignette in cui le figure in primo
piano, contornate di bianco, si stagliano sullo sfondo nero; questa
soluzione grafica le fa sembrare avvolte da un’aura luminescente e
sicuramente sarebbe stato meglio adottare uno sfondo tutto bianco o tutto
nero. Per
il resto, ho apprezzato molto la leggibilità del suo tratto e la
convincente espressività dei personaggi. Lodevole
l’iniziativa che sostituisce lo spazio della posta. Spesso nelle
rubriche dei fumetti leggiamo notizie riguardanti associazioni benefiche o
enti di ricerca; stavolta si va oltre a qualche semplice riga di testo ed
infatti è proprio Larry, in una tavola disegnata da Alessio Fortunato,
a sensibilizzarci sulla Corea di Huntington, una malattia genetica
neurodegenerativa. Noi ci uniamo al suo appello. Per
aiutare le persone affette da questa terribile malattia e per sostenere la
ricerca potete acquistare una o più magliette, realizzate da nove grandi
disegnatori italiani: Brindisi, Casertano, Casini, Dall’Agnol, Mari,
Piccatto, Roi, Stano, Villa. Ogni
maglietta ha un costo di 10 euro (più 3 euro di spedizione). Per informazioni potete rivolgervi all’Associazione “Mauro Emolo” O.N.L.U.S., Numero Verde 800076693, e-mail: ricercainmovimento@libero.i
(5/2/2003)
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