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Strike di Daniele D'Aquino
Non si può certo dire che nell’ultimo anno alla Star Comics se ne siano stati con le mani in mano. Nell’aprile 2004 sono usciti Star Magazine e Star Book, qualche mese dopo c’è stato “l’acquisto” di Jonathan Steele dalla Bonelli, a ottobre l’esordio di Luna (De Grimani & Palmieri), a gennaio 2005 Star Fantasy. Pochi giorni fa, infine, ha fatto la sua comparsa nelle edicole e fumetterie “Strike”, un contenitore che ad una prima sfogliata non può che ricordare Skorpio e Lanciostory: stesso formato, stessa alternanza di storie autoconclusive ed episodi di più ampio respiro, stessa tipologia di copertine, stessa predominanza franco-argentina. La sensazione di deja vu si è acuita quando ho letto il nome della prima serie presentata: “Largo Winch”. Per prima cosa ho girato pagina per verificare che non avessi comprato uno dei magazine dell’Eura, poi, appurato che la demenza senile è ancora lontana, mi sono chiesto come mai la Star avesse puntato su un personaggio che qui in Italia è da anni appannaggio dell’Eura, proprio ora inoltre che la casa editrice romana lo sta ripubblicando in economici cartonati nella collana Euramaster. Che senso ha inserire una storia a puntate in un’antologia, quando la stessa storia (“L’erede”) è stata pubblicata in volume appena un mese prima dalla concorrenza? Senza trovare una risposta sono andato avanti nella lettura della rivista, imbattendomi nella prima puntata di “Max Sleepy”, una ganster story realizzata da Daniel Napoli e Sergio Ibañez. Troppo presto per esprimere un’opinione, così come per “Entangled”, serie creata da Ade Capone per i disegni di Mosca & Cropera (ma l’introduzione incuriosisce…). “Ritratto di Beatrice” è un fumetto breve a tinte horror interamente realizzato da Ibañez, qui apprezzabile più come disegnatore che come sceneggiatore. Le
stesse atmosfere le troviamo nell’efficace “Predatore naturale” di Luigi Cavenago (coadiuvato ai testi da
Adriano Barone), un giovane molto promettente, dai chiaroscuri netti e
dalla prosa scorrevole. Fa ben sperare il primo episodio di “Corpo diplomatico” di Paule e Daniel Ceppi, stile raffinato, gabbia alla francese, storia accattivante. “Maledizione divina” (testi di Napoli, disegni di Dicierbi & Frattini) è una variazione senza infamia e senza lode sul mito di Medusa. Chiude l’albo una vera e propria chicca, “La voce di un angelo”, storia breve di Jonathan Steele. Buono lo spunto di Memola, semplicemente spettacolari i disegni di Marco Checchetto, grazie soprattutto ad una colorazione digitale che raramente siamo abituati a vedere in un fumetto popolare italiano. Tirando
le somme, abbiamo tra le mani un’antologia abbastanza variegata e
interessante, su cui pesano però gli ammiccamenti troppo evidenti verso
gli storici settimanali dell’Eura e l’inspiegabile scelta di Largo
Winch. In poche parole, dopo il primo tiro qualche birillo è ancora in
piedi…speriamo in uno spare!!!
Strike
# 1, mensile, 96 pp. b/n e colori, spillato, € 2.50, Marzo 2005,
Edizioni Star Comics
(25/4/2005)
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