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Mono di Daniele D'Aquino
Nata da un’idea di Sergio Algozzino e Marco “ComicUS” Rizzo, Mono si è rivelata una delle sorprese dell’ultima Fiera di Lucca. Il progetto è tanto semplice quanto efficace: una rivista contenitore di storie da una sola pagina incentrate su un’unica tematica e realizzate da un insieme di autori professionisti ed esordienti. Oltre ai fumetti, in ogni numero ci sarà una parte redazionale di approfondimento sul tema e un dossier su un artista scomparso. Il tema conduttore delle 34 storie monotavola e dei 4 racconti illustrati di questo primo numero è il continente americano. Fatta eccezione per qualche caduta in un banale antiamerikanismo, la maggior parte degli autori ha saputo interpretare l’argomento in modo originale ed intelligente. Si va dalle spassose prese in giro di Hollywood (“Lost” di Flavia Ceccarelli) e dell’immaginario americano (Centomo/Dalena/Giumento), fino alla poetica “Tango” di Rizzo & Frisenda sui desaparecidos, passando per “One shot” di Calza & Raffaele, che sfrutta il vincolo di una tavola ai fini della narrazione. Degne di nota inoltre “Superhero” di Faraci & Villa, la divertente storia realizzata ad hoc da Gualdoni & Antista e lo strampalato “Il mondo perduto” di Artibani & Algozzino. Molto interessanti i racconti illustrati (più i racconti che le illustrazioni: queste ultime non aggiungono molto ai testi): “I (don’t) love NY”, una caustica riflessione di Giovanni De Gregorio sugli Stati Uniti, “Joe” di Mattaliano & Toscano, un omaggio alla figura di Joe Petrosino, l’agente di polizia italo-americano ucciso dalla mafia nel 1909, la freschezza minimalista di “Compilare la poesia in ogni sua parte” di Alessandro Bilotta e la sperimentale “Garbage Disposer”di Luana Vergari. Chiudono il numero una bella monografia su Benito Jacovitti corredata da un’intervista alla figlia del grande autore e brevi recensioni su dischi, fumetti, libri e film “americani” (opinabile la scelta dei titoli, ottimi i contenuti). “Mono” è la dimostrazione di come il genere antologico abbia ancora qualcosa da dire, di come sia possibile ospitare stili grafici e registri narrativi completamente diversi senza tuttavia dare vita a raccolte confuse e disomogenee. Complimenti quindi ai due ideatori e anche alla Tunué, per aver accettato questa scommessa e per la pregevole confezione della rivista (impreziosita dalla cover di Baldazzini). Complimenti doppi inoltre per la lodevole iniziativa di utilizzare i proventi della vendita per l’adozione di un bambino peruviano. Un motivo in più per acquistare Mono.
“Mono”, 56 pp in b&n, spillato, novembre 2006, € 6.90, Tunué
™ & © degli autori / Tunué
(3/12/2006)
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