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Ken, le origini del mito di Matteo Losso
Dopo quattordici anni arrivano in Italia anche le avventure inedite di Kenshiro, distribuite nelle edicole dalla Panini Comics sotto il marchio Planet Manga. Si tratta in realtà di un prequel alla serie che abbiamo conosciuto e ci narra la storia di un antenato di Kenshiro, che porta il suo stesso nome. L’ambientazione non è più il “western post-nucleare” della serie originale, visto che questo “Soten no Ken” si svolge in Giappone negli anni ’30. L’atmosfera originale, futuristica e fantascientifica, viene così sostituita da loschi intrighi che vedono coinvolti la criminalità organizzata ed il mondo della politica. Sebbene il contesto sia completamente differente, le due incarnazioni del protagonista si assomigliano molto e non solo esteticamente. E continua ad essere al centro dell’attenzione anche l’elemento principale delle storie, la divina scuola di Hokuto, con tanto di tsubo (punti di pressione) e nemici che esplodono dall’interno dopo essere stati semplicemente sfiorati. Lo scrittore Yoshiyuki Akamura, noto con lo pseudonimo di Buronson, in questa saga ha inserito parecchie novità, come i siparietti comici legati all'"identità segreta" di Ken, ed ha deciso di far collimare il suo più grande successo commerciale con la passione per le trame “hard-boiled” e le “yakuza stories”, già ampiamente trattate anche in “Sanctuary”. Il disegnatore Tetsuo Hara, invece, torna alla sua creatura più nota con lo stile di sempre e dimostra di essere l’unico vero interprete grafico di Kenshiro, riuscendo ad adattarlo senza stonature al mondo reale ed alla nuova epoca, con uno studio attento e credibile delle ambientazioni e dell'abbigliamento dei personaggi.
(5/5/2004)
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