Il trionfo di Busiek & Perez

di Matteo Losso

 

(c) Marvel ComicsQualche anno fa durante la saga "Heroes return" abbiamo assistito a due importanti ritorni nel Marvel Universe. Il primo, di natura tipicamente narrativo, coincide con la fine delle "prigionia" dei principali eroi Marvel (Vendicatori e Fantastici Quattro) nel "rinasciverso" ed il loro reinserimento nella normale conitnuity. Il secondo, di tipo più prettamente artistico, ha visto arrivare sulle testate "classiche" della Casa delle Idee alcuni dei migliori talenti del panorama statunitense, veri "pezzi da '90" che, fino ad allora, probabilmente la Marvel avrebbe schierato sulle già vendutissime testate mutanti. I vari personaggi ne hanno certamente giovato e le cinque collane coinvolte (Avengers, Fantastic Four, Iron Man, Captain America e Thor) hanno offerto belle storie e grandiosi disegni.  Una delle serie, in particolare, ha "staccato" le altre sin dai blocchi di partenza ed è improvvisamente diventata per tutti i "veri credenti" il momento più atteso nell'intera produzione mensile della Marvel: sto parlando di "The Avengers". Sin dagli esordi la serie è stata scritta da Kurt Busiek ed ha vantato al tavolo da disegno uno dei maestri indiscussi dello "story telling" in formato comicbook: il divino George Perez

Gli Avengers sono una delle serie più rappresentative della Marvel e le gesta degli "eroi più potenti della terra" hanno in qualche modo interessato qualsiasi aspetto dell'affresco narrativo creato da Stan Lee e Jack Kirby. Busiek e Perez sono stati capaci di portarci alle fondamenta  del Marvel Universe e ci hanno mostrato il suo cuore, rendendolo vivo e pulsante. E la loro opera è diventata un "gioiello" non solo per qualità, ma anche per la perfetta "aderenza" alla continuity. La cosa più importante, però, sono le storie, i personaggi, le sottotrame... Tutto è bilanciato, "ritmato" e niente è lasciato al caso. 

 Busiek è un maestro nella gestione degli intrecci e nel dare realismo ai rapporti tra i vari personaggi. E Perez lo affianca alla perfezione, mostrandoci tutte le sfaccettature del suo inconfondibile stile. A tavole cariche di vignette e particolari, tutte giocate sull'espressività, anche motoria, dei personaggi, si affiancano spash page esplosive e ricche di inventiva, con figure sempre dettagliate e impeccabili e sfondi particolareggiati che non sono avulsi dagli avvenimenti, ma ne diventano parte integrante, proprio come nella realtà. 

(c) Marvel ComicsNel Luglio 2001, purtroppo, dopo ben 34 mesi di avventure ed emozioni, il ciclo di "The Avengers" realizzato da questi due grandi autori si è concluso anche in Italia, sulle pagine di "Iron Man & I Vendicatori" n°64 ("Il ritorno degli eroi" #34). George Perez, infatti, ha deciso di abbandonare la testata ed ha firmato un contratto di esclusiva con la CrossGen di Mark Alessi (il n°2 di "CrossGen Cronichles" disegnato dall'artist portoricano è stato già pubblicato in Italia dalla Lexy), anche se lo rivedremo presto (?) sull'attesissimo "AvengersvsJLA"... Sebbene si tratti dell'ultima saga realizzata dal fantastico duo, quantomeno Perez ci lascia "col botto", anche per merito delle scelte azzeccate da Marvel Italia. L'albo, infatti, è in formato "giant size" con ben 112 pagine (per 5.900 lire) e ci permette di leggere la saga "Il trionfo di Nefaria" nella sua interezza, senza dover aspettare tre lunghi mesi. Probabilmente questo è il formato più indicato per questo genere di saghe complete e mi sorge l'idea che se anche la fantastica "Ultron unlimited" fosse stata pubblicata in un colpo solo (invece che su "IM&IV" #50-53), in tanti sarebbero diventati "dipendenti" dalle storie dei Vendicatori... Tornando al n°64, comunque, ci sono da fare un paio di segnalazioni. Innanzitutto, per dare la possibilità a Perez di rispettare le scadenze, nella prima storia il suo lavoro si limita alla realizzazione dei layout, successivamente rifiniti dall'affidabile Paul Ryan. E, a dirla tutta, anche l'inker Al Vey ha contribuito in maniera sostanziale nella "chiusura" dell'ultima storia. Per concludere, è da sottolineare la pubblicazione sull'albo di un episodio dei "Thunderbolts", che è al tempo stesso un fattore positivo ed il peggior difetto dell'iniziativa. La storia, infatti, oltre ad essere essenziale per la piena comprensione dell'avventura, è di buon livello e ci mostra anche un ottimo Mark Bagley ai disegni: la "sfida a distanza" con Perez sembra averlo stimolato parecchio... E questi sono i pregi. Il difetto è uno solo, ma è grandicello... "Thunderbolts" #44, infatti, è datato Novembre 2000, mentre in Italia (su "Capitan America" per la precisione) la serie è arrivata solo al #29 (Agosto 1999)! Ed il numero "incriminato", oltretutto, ci da alcune anticipazioni molto importanti e talvolta persino shockanti sulle vicende del gruppo guidato da Occhio di Falco (che fine ha fatto Jolt?!? E come si trova Ogre nel gruppo? Moonstone è davvero impa...a?)! Ed il bello della continuity Marvel viene spazzato via in un colpo solo... "IM&IV" n°64, a parte questo difetto, è davvero un bel fumetto, che vi consiglio di acquistare, anche se non siete lettori abituali dei Vendicatori, e leggere durante le vacanze estive. Vi appassionerà sicuramente!

(29/6/2001)

 

   

 

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