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X-Men: disegni 10 & lode! di Matteo Losso
Sotto il profilo delle storie, tre degli episodi presentati su questo numero "extra large" sono collegati al cross-over "Maximum security". Chris Claremont ("Uncanny X-Men" e "X-Men") e Joseph Harris ("Bishop") svolgono il loro compito in maniera egregia, con soggetti non epocali, ma almeno godibili e ben collocati nell'avvenimento editoriale estivo. La quarta avventura, infine, è il primo episodio della miniserie "Search for Cyclop" e meriterà un discorso a parte nel momento in cui sarà conclusa... Da
lodare immediatamente, invece, gli splendidi disegni e colori di cui questo albo
può fregiarsi. Da sempre la Marvel ha radunato sulle sue testate mutanti i
disegnatori più bravi ed all'avanguardia, creando miti e sancendo mode, ed
anche questa volta "ha fatto centro". Sfogliando "GXM"
n°133 si viene immediatamente abbagliati dalle tavole di
Salvador
Larocca... Personalmente non ho per nulla apprezzato la versione che l'artist
spagnolo ha dato dei Fantastici Quattro, ma ammirare i suoi X-Men mi ha fatto
ricredere sul suo conto. Larroca, infatti, ha subito stabilito il giusto
feeling con i personaggi ed i toni della serie e sembra il disegnatore che
potrà "colmare il vuoto" nei lettori rimasti orfani dell'immenso
Joe
Madureira. Grandi applausi, perciò, anche all'inchiostratore
Tim
Townsend, perchè nei suoi inchiostri, nei suoi pennelli e nella sua mano
deve esserci qualcosa di magico (avete presente Re Mida?). Dopo le tavole
mozzafiato del talento europeo,
Georges
Jeanty
(disegnatore di Bishop) ci proietta nello spazio affianco all'"ultimo
degli X-Men" e, sebbene il suo impatto non sia "esplosivo",
riesce a non sfigurare e, anzi, offre ottime sequenze. Chiude il trittico di
storie legate al cross-over l'artist
Leinil
Francis
Yu, col suo stile dettagliato e fortemente giocato sulle luci e le
atmosfere: sono davvero curioso di ammirare le sue prime tavole per il progetto
"Marvelscope" (comicbooks in orizzontale, come se guardassimo
un film al cinema... A presto altre notizie!). Infine, "Alla
ricerca
di
Ciclope" ci propone le matite incantate di
Tom
Raney. Ricordo chiaramente il numero di "Marvel
Age" in cui vennero pubblicate le sue prime tavole di prova inviate
alla Marvel (le commentava John Romita Sr. e fra poco le troverete anche
sul nostro sito...) e sin da allora sapevo che sarebbe diventato qualcuno, ma
non immaginavo nulla del genere... Ad ogni nuova storia Raney si dimostra sempre
più maturo e capace. Quando sembra che il suo stile sia
"definito",
Pur dovendo apprezzare Marvel Italia per averci offerto queste 96 pagine di splendidi fumetti a 5.500 lire (non oso pensare quanto ce lo avrebbe fatto pagare qualche noto editore...), dopo la lettura sorgono alcune perplessità. Innanzitutto... "Bishop": perchè lasciare inedita questa bella serie, se il livello degli altri episodi è almeno pari a questo (e credo non si possa mettere in dubbio)? E' davvero un'utopia sperare in qualche raccolta da comics-shop in veste economica? La pecca maggiore dell'albo, però, è la carta: di per sè discreta, è poco adatta alle nuove tecniche di colorazione computerizzate e finisce con l'avvilire il grande lavoro compiuto dagli ottimi coloristi delle storie (non oso sognare la carta che avrebbe usato qualche altro editore...). Oltre ad essere poco rispettose nei confronti dei coloristi e dei lettori fedeli, scelte di questo genere pesano anche sul lato commerciale: sfogliare "X-Men" #133 così come è o lo stesso albo, ma con carta patinata e relativi colori "vivi" ed esplosivi, a mio modo di vedere fa un effetto molto diverso, sopratutto per il fantomatico "lettore occasionale"... Altro che l'eliminazione delle note! Queste sono solo supposizioni, ma per quanto mi riguarda sono CERTO che avrei preferito pagare l'albo 400 lire in più ed avere la stessa qualità di "Iron Man & I Vendicatori" n°65 (#35 RdE), anch'esso inserito nel cross-over ed in uscita ad Agosto (con gli Avengers disegnati da Romita Jr... nuff said!), ma con carta ottima al prezzo di 5.900 lire. (9/7/2001)
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