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"Gente
di
domani
"
di
Mimmo
D'Avenia
Los
Angeles.
In
quello
che
sembra
un
giorno
normale,
gente
comune
vede
sfrecciare
in
cielo
le
macchine
governative
chiamate
Sentinelle.
Individuano
un
uomo
come
loro
bersaglio,
atterrano
e
lo
sopprimono.
Il
motivo,
di
tale
operazione,
è
dovuto
al
fatto
che
la
vittima
è
stata
identificata
come
mutante.
Questa
è
una
delle
prime
operazioni
che
il
Presidente
degli
Stati
Uniti
ha
ordinato
a
una
settimana
di
distanza
dall'attentato
compiuto
dalla
Confraternita
dei
Mutanti
in
Campidoglio,
a
Washington,
provocando
una
carneficina.
Magneto,
leader
della
Confraternita,
appare
in
tv,
a
nome
della
razza
mutante,
rivendicando
la
proprietà
del
mondo.
Queste
descritte
sono
solo
le
prime
sette
pagine
del
primo
numero
di
UXM
e
danno
subito
l'immagine
dell'universo
definitivo,
voluto
dall'editor
in
chief
della Marvel,
Joe
Quesada.
Un
mondo
dove
molti,
tra
umani
e
mutanti
sono
terrorizzati
gli
uni
dagli
altri,
sono
pronti
a
tutto
pur
di
avere
la
supremazia
sul
prossimo
e,
dal
punto
di
vista
editoriale,
libero
da
40
anni
di continuity.
In
questo
contesto
prova
ad
inserirsi un
nuovo
super
gruppo:
i
giovani
X-Men
del
Professor
Xavier
(qui
senza
i
loro
costumi,
ma
con
delle
tute
nere
come
nel
film),
decisi
a
dimostrare
che
homo
sapiens
e
homo
superior
possono
convivere.
In
pace.
UXM
piace
e
colpisce
per
il
realismo
da
cui
è
costituita,
per
la
trama
scorrevole
e
di
ampio
respiro
che
il
suo
sceneggiatore,
il
bravissimo
Mark
Millar
è
riuscito
ad
imprimere.
In
più
ha
descritto la
nuova
origine
degli X-Men,
senza
ricalcarne
la
classica
(al
contrario
di
ciò
che
ha
fatto
Bendis
in
Ultimate
Spider-Man), aggiungendo
da
subito
personaggi
come
Colosso,
Tempesta
e Wolverine,
che
nella
continuity
Marvel
sono
giunti
a
far
parte
del
gruppo
anni
dopo
la
sua
formazione.
Inoltre,
in UXM,
gli X-Men,
pur
conservando
i
loro
poteri,
hanno
caratteri
diversi,
a
volte
estremizzati:
Xavier
rivela
un
cinismo
difficilmente
visto
prima;
Jean
Grey
è
molto
più
sicura
ed
ammaliante
(senza
però
risultare
una
vamp);
Ciclope
è
il
leader
responsabile
di
sempre,
ma
a
differenza
della
sua
versione
classica
non
è
privo
di
dubbi
verso
gli
ordini
del
Professor
X,
gli
stessi
che
più
volte
manifesta
anche Ororo;
Wolverine
è
addirittura
uno
spietato
killer
agli
ordini
di Magneto.
Oltre
all'appartenere
alla
stessa
razza,
gli
X-Men
condividono
una
certa fragilità
caratteriale,
dovuta,
chiaramente
alla
loro
giovanissima
età. In
"Gente
di
domani"
ci
sono
tradimenti
amorosi,
cambi
di
posizione
da
parte
di
personaggi
chiave,
siano
essi
X-Men
o
mutanti
della
Confraternita.
Spettacolari
e
cinematografici
i
disegni
di
Adam
Kubert.
(17/01/2002)
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