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Chi è Crusher Hogan?

di Matteo Losso

 

Chi è Crusher Hogan? Semplicemente l'avversario "ufficiale" di Spiderman nella sua avventura di esordio su "Amazing Fantasy" #15, il primo della lunga schiera di sgherri che Peter Parker avrebbe affrontato nel corso degli anni. Ma in fondo Crusher Hogan non era un supercriminale nè un rapinatore e si ritrovò sulla strada del tessiragnatele quasi per caso, facendo semplicemente il suo (onesto) mestiere: il wrestler. I 10.000 $ messi in palio per chi avrebbe sconfitto il poderoso Crusher, infatti, avrebbero fatto molto comodo ad un giovane Pete, che aveva appena acquisito i suoi poteri e non aveva neppure ancora cucito la sua inconfondibile tenuta, ma circolava impunemente con solo una ragnatela sul volto e qualche vestito sgualcito trovato in soffitta.

Dopo essere stato sconfitto con facilità dal nostro super eroe principiante di quartiere, di Crusher Hogan si sono perse le tracce (a parte la simpatica "Che fine ha fatto Crusher Hogan?", in Italia su "Uomo Ragno" #62 Star Comics) ed in pochi avrebbero scommesso sul ripescaggio di un personaggio così marginale e dimenticato. Ma la contagiosa "febbre ragnesca" scaturita dal film sembra rendere possibile qualsiasi esperimento legato al mondo di Spidey, persino la nascita e la sopravvivenza di una collana particolare come "Tangled Web", dedicata essenzialmente ai personaggi ed agli aspetti "secondari" dell'affresco ragnesco.

E' proprio all'interno di questo clima che si colloca "L'ultimo shoot", un'avventura interamente ambientata nel mondo della lotta professionistica statunitense che vede come protagonista principale proprio Crusher Hogan. La storia è collocata cronologicamente subito prima dell'incontro tra il wrestler e Spidey e ci mostra qualche squarcio della vita di Crusher e le sue scelte ed azioni che hanno portato a quel fatidico momento, in cui da assoluto protagonista del ring diventerà suo malgrado sparring partner dell'Uomo Ragno. In Italia l'albo è stato presentato su "L'Uomo Ragno" #353 (nuova serie #81 - Marvel Italia), di cui è stata realizzata anche un'edizione variant con copertina alternativa.

Brian Azzarello dimostra ancora una volta la sua immensa bravura di scrittore. Nelle sue mani ed in sole 22 tavole il personaggio di Crusher diventa tridimensionale ed interessante e alla fine della storia spiace di non poter leggere come proseguirà la sua vita e come affronterà le conseguenze delle sue azioni. Anche la caratterizzazione degli altri personaggi è immediata e convincente, sempre supportata da dialoghi secchi ed incisivi e didascalie funzionali e mai ridondanti. Ad aiutare Azzarello col suo "commento tecnico" c'è il lottatore professionista Scott "Raven" Levy, che probabilmente avrà istruito lo scrittore sul mondo del wrestling  visto dal di dentro e sulla terminologia tecnica adeguata.

L'ottima riuscita dell'operazione, però, è ampiamente merito del disegnatore, che ha saputo supportare egregiamente il talento di Azzarello ed ha tradotto in splendide tavole le sue sceneggiature. Stiamo parlando dell'italianissimo Giuseppe Camuncoli, il bravissimo artist nostrano che, dopo aver realizzato le sue autoproduzioni in terra italica ed essere approdato negli USA alla corte della Vertigo, ha iniziato anche a collaborare con la Casa delle Idee. Il Cammo è davvero un buon disegnatore ed il suo tratto è assolutamente perfetto per questa storia, che si gioca in maniera alternata fra scene di lotta reale tra wrestler e momenti in cui tutto è affidato alla "recitazione" dei personaggi ed all'atmosfera delle situazioni. Le scene di combattimento sono dinamiche e realistiche, con mosse e prese assolutamente fedeli alle tecniche ufficiali. Quando l'azione non è presente, a farla da padroni ci pensano le espressioni e le posture dei personaggi, la cura degli ambienti, dei particolari e degli sfondi o l'uso sapiente delle ombre e dei neri. La gestione della tavola, poi, è sempre convincente e da alla narrazione un ritmo cinematografico. Da sottolineare anche che Cammo si è inchiostrato da solo con ottimi risultati e grande velocità, senza dimenticare il suo gusto nell'interpretazione grafica dei vari character, con numerosi spunti di interesse: il Testa di Martello gradevolmente retrò e "gangster pulp" con tanto di pellicciotto e dente d'oro è assolutamente da non perdere!

I vari elementi di cui sopra rendono questa storia un ottimo biglietto da visita per IL NOSTRO DISEGNATORE, che sembra già all'altezza di curare le matite di qualsiasi serie regolare statunitense, anche la più prestigiosa e blasonata, che presenti in copertina una X, una S, un pipistrello o un ragno. E noi di Amazing Comics facciamo il tifo per lui!

(23/11/2002)

 

   

 

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