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Il santuario del male di Carlo "Karlito" Del Grande
Uno scrittore talentuoso (Peter Milligan) ed un disegnatore dalle indubbie qualità (Lee Weeks) s’incontrano per dar vita ad una miniserie che ha per protagonisti due “duri” dell’universo Marvel: il Punitore e Wolverine. Ora, non starò certo qui a disquisire dell’ormai noto dono dell’ubiquità di cui può vantarsi l’artigliato mutante canadese, né a discorrere dell’integralismo del Punitore. Ciò che mi preme, fondamentalmente, è notare – con amarezza – come, con “Santuario”, si siano create le premesse per un’ottima storia. E come queste premesse non sembrano aver portato al risultato sperato: tutt’altro. La narrazione, veloce e quasi “obbligata”, come il più stravisto dei film d’azione, non si ferma mai (parliamo di cinque numeri, nella serie USA) ad approfondire un seppur minimo aspetto psicologico, per non parlare di profilo introspettivo dei personaggi. Ciò che si legge, sfogliando questo 100% Marvel, è una storia fin troppo ricca di tutti i clichè che ti aspetteresti da un’avventura che abbia per protagonisti Logan e Frank Castle. La sensazione che si ha è quella di un’occasione sprecata. Le qualità di Milligan (che ci ha deliziato su X-Statix e si appresta a fare altrettanto ereditando la testata “X-Men” da Chuck Austen), non sembrano appartenergli più: la storia è priva di mordente e non spinge il lettore verso la conclusione. I disegni sono degni di nota: Lee Weeks fa un buon lavoro (anche se la cover di Gary Frank fa ipotizzare, con aria sognante, l’intera miniserie disegnata da quest’ultimo e lì, immaginiamo, non ci sarebbe stata storia!). In definitiva: nulla di nuovo all’orizzonte. Una storia banale che non aggiunge nulla al fin troppo sfruttato rapporto tra i due personaggi. Peccato.
100% Marvel – Wolverine/Punisher vol. 1: Santuario (Panini Comics, brossurato, 120 pagine, € 10,00) testi di Peter Milligan, disegni di Lee Weeks
(23/1/2005)
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