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Civil War... tu da che parte stai?

di Matteo Losso

 

Civil War ™ & © MARVEL

I fumetti Marvel sin dall'inizio si sono distinti rispetto al resto delle produzioni fumettistiche mondiali perchè sono sempre riusciti ad essere al passo con i tempi. Fin dagli esordi, sebbene ingenui sotto tanti punti di vista, hanno seguito l'evoluzione della società statunitense, raccontandone pregi e difetti, sebbene analizzati sotto la lente deformante ed in un certo qual modo "edulcorante" dei super-poteri e dei colorati eroi in calzamaglia. Ma i comics della "casa delle idee" sono sempre riusciti a discutere ed a far riflettere su problematiche estremamente attuali e controverse, cogliendo in pieno lo spirito del proprio tempo. All'inizio è toccato alla paura dell'olocausto nucleare e dell'inverno radioattivo, poi sono arrivati la guerra in Vietnam, la piaga della droga o, giusto per fare un altro esempio, il discorso relativo alla "diversità" ed ai problemi delle minoranze. Nessun tema è mai stato tanto scottante da non poter essere affrontato, anche se in forma "soft" per qualsiasi tipo di lettore. La famosa "invasione" di sceneggiatori di origine britannica degli ultimi decenni ed il successivo abbandono dei vincoli imposti dal "Comics Code Authority" (l'ordine censorio che per troppo tempo ha limitato le proprietà espressive del media) hanno reso questa vocazione ancora più decisa e convinta.

L'ultimo esempio di questo percorso creativo è il cross-over Civil War, una storia di super-eroi che a livello epidermico vede l'ennesima contrapposizione fra blocchi di eroi, i quali si affronteranno con i loro fragorosi poteri, ma che in realtà ha come suo fondamento un dibattito di estrema attualità sulla libertà e sui diritti civili. Fino a che punto si può spingere il controllo dello stato sui propri cittadini? Con lo scopo (o la scusa?) di difendere i più, è lecito limitare la libertà dei singoli, spiando le loro abitudini e monitorando costantemente la loro vita e le loro scelte, senza alcun rispetto per la privacy ed i più basilari elementi dell'autonomia personale? Sono queste le domande a cui i personaggi ed i lettori dovranno dare la loro risposta, decidendo da che parte stare: dalla parte del controllo o da quella della libertà?

Lo spunto da cui parte la storia è ad poco scioccante. I New Warriors sono un super-gruppo di adolescenti inesperti e spavaldi, che vogliono diventare famosi e salire alla ribalta televisiva attraverso un "reality show", in cui i giovani eroi interpretano se stessi e danno la caccia a criminali in fuga. Ma la smania di popolarità e fama porta Speedball ed i suoi compagni ad agire senza riflettere ed in maniera superficiale e sconsiderata, decidendo di affrontare anche esseri dai poteri devastanti ed al di là della loro portata. Sarà così che commetteranno l'errore più grande della loro vita, causando la "tragedia di Stamford", un incidente in cui moriranno seicentododici innocenti abitanti della città (fittizia) del Connecticut. E fra le vittime ci saranno oltre sessanta bambini. Un dramma così eclatante accenderà gli animi della popolazione statunitense, terrorizzata dalla possibilità che qualcosa del genere possa accadere ancora e dalla libera presenza sul proprio territorio di quelle che l'opinione pubblica ormai considera vere e proprie "armi di distruzione di massa" in forma umana.

Cosa sono, dunque, i super-eroi? Soltanto delle "macchine di morte" da controllare e monitorare costantemente? Non sono forse delle persone, con i loro diritti e le loro libertà? Non sono forse i veri paladini dell'umanità, i protettori che hanno sempre difeso il nostro pianeta in maniera disinteressata e sacrificando spesso la loro stessa vita per il bene comune? Cavalcando il sentimento popolare, anche a scopo elettorale, i piani alti di Washington decidono di dare il via ad un processo di registrazione dei super umani: ciascuno di loro verrà schedato ed inquadrato nel sistema. Chiunque non vorrà aderire spontaneamente, diventerà automaticamente un fuorilegge e come tale verrà perseguito, braccato da quegli stessi eroi "schedati" che fino a poco tempo prima erano i propri compagni di lotta. Di fronte a questa scelta, la comunità dei super-eroi si spaccherà improvvisamente in due, decidendo con quale dei due leader schierarsi. Da una parte Capitan America, che in maniera quasi inaspettata diventerà il porta bandiera delle libertà personali e della "dissidenza", contro il governo centrale. Dall'altra parte Iron Man, convinto assertore della necessità di fare il possibile per essere accettati ed integrarsi nella società, anche se questo potrà portare una forma di limitazione per le scelte e l'autonomia dei singoli. E così che scoppia la prima "guerra civile" fra super-eroi, un combattimento emozionante e senza esclusione di colpi, che vedrà fronteggiarsi personaggi che fino a poco tempo fa erano amici, compagni o, meglio ancora, veri e propri fratelli.

Civil War ™ & © MARVELA raccontare una storia così impegnativa e ricca di colpi di scena, nata dopo innumerevoli riunioni e scambi di idee fra le principali "menti pensati" della casa delle idee, sono stati chiamati lo scrittore Mark Millar ed il disegnatore Steve McNiven. Lo sceneggiatore porta nel Marvel universe ufficiale quell'attitudine caustica e "politicizzata" che lo ha reso famoso sulle pagine della serie Ultimates. Sebbene questa saga sia impostata e trattata in maniera meno estrema e "di rottura" rispetto al precedente lavoro, lo stile secco e "senza peli sulla lingua" dell'autore scozzese è di certo il miglior approccio immaginabile ad una storia così diversa ed "eversiva". Anche le capacità del disegnatore sono indiscutibili. Un tratto elegante e plastico si associa alla grande capacità di narrazione per immagini, attraverso inquadrature epiche e talvolta ardite, che esaltano le potenzialità evocative dei personaggi, facendoli assurgere allo status di simboli ideali.

La mini-serie Civil War si sviluppa in sette numeri ed il primo è uscito in Italia a Marzo sotto il marchio Panini Comics. Dunque bisognerà attendere sino a Settembre per leggere il gran finale di questo evento  e scoprire come andranno a finire le cose, ma nel frattempo la storia verrà analizzata in tutte le sue sfaccettature grazie ad una miriade di "tie-in", storie collegate alla serie principale, che andranno a completarla e che condizioneranno anche le altre serie Marvel. Per restare costantemente aggiornati sulle novità di questo cross-over, che sembra avrà anche numerosi ed importanti sviluppi futuri, è possibile visitare il bel sito ufficiale italiano www.civilwar.it.

Infine... personalmente non ho paura di espormi... io sto con Capitan America. E voi... voi da che parte state?

 

Millar & McNiven, "Civil War" (mensile, mini serie di 8 numeri), 48 pagine, 3 €, Panini Comics

 

Civil War: tu da che parte stai?

 

Civil War ™ & © MARVEL

 

(18/03/2007)

 

   

 

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