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TORINO COMICS di Barbara Giorgieri
Che
dire
di
Torino
Comics?
E'
ormai
la
seconda
edizione
che
vedo
e
mi
sembra
che
sia
un'ottima
manifestazione.
Stand
pochi
ma
buoni,
con
la
presenza
di
quelle
piccole
case
editrici
(per
lo
più
Torinesi)
che
a
Roma
non
vengono
da
anni.
Quest'anno
è
stato
eliminato
lo
spazio
fanzines,
ma
dato
quanto
era
"nascosto"
l'anno
scorso,
penso
che
non
se
ne
sia
accorto
nessuno.
Belle
mostre
(disegni
del
Gabbiano
Johnatan
Livingstone,
non
so
più
quale
concorso
di
fumetto,
scusate
ma
non
ho
preso
appunti
in
fiera,
Luca
Enoch
e
Cavazzano,
e
altri
che
non
ricordo,
forse
anche
più
famosi,
ma
magari
non
era
il
mio
genere,
per
cui
non
li
ho
manco
guardati). E
ora
i
fumetti!
Iniziano
con
l'omaggio
di
Lockness
di
Pavesio
e
Setzu
(incluso
nel
biglietto),
che
molti
hanno
buttato
senza
nemmeno
leggerlo,
invece
è
un
mostro
molto
simpatico.
Ho
anche
trovato
un
paio
di
numeri
sparsi
della
mia
"mancolista"
di
Sprayliz,
compilata
grazie
al
bellissimo
libro
su
Luca
Enoch
(quello
però
l'ho
preso
a
Expocartoon)
edito
da
Il
Penny. A
sorpresa
la
fanzinara
Cristina
Fabris
(magiemoderne@genie.it)
si
è
ritagliata
uno
spazio
tra
le
Vispe
Vespe
esibendo
"Come
vecchi
amici",
il
suo
ultimo
lavoro
presentato
in
una
veste
grafica
molto
curata.
Purtroppo
sono
solo
12
pagine
(8
di
fumetto),
ma
l'art
gallery
compensa:
se
prendete
le
sue
pubblicazioni,
non
dimenticatevi
di
farvi
fare
il
disegno
in
quarta
di
copertina!
Lo
stile
di
Cristina
è
molto
cambiato
in
quest'ultimo
numero,
da
allieva
di
Rotundo
sta
trovando
la
sua
identità.
Le
sue
autoproduzioni
sono
tutte
a
sfondo
erotico,
perciò
è
inutile
che
vi
dico
le
trame... Triste
nuova:
Strane
Storie
chiude
la
pubblicazione
con
il
n.10.
Ok,
Strane
Storie
è
un
giornale
di
racconti.
Ma
sono
scritti
bene.
E
vende
anche
bene,
ma
non
abbastanza.
Tuttavia
Daniele
ha
garantito
che
continueranno
a
frequentare
le
fiere,
quindi
se
vedete
il
simpatico
marchio
dello
Stregatto,
non
fuggite:
se
proprio
non
amate
nè
la
prosa
nè
la
poesia,
sorridete
sulle
loro
buffe
magliette
o
altri
gadget! Altro
fumetto
che
non
si
presenta
alle
fiere
di
Roma
è
Arcana
Mater,
giunto
al
n.2.
Bellissima
l'idea
delle
6
carte
coperte
che
si
girano
una
per
una
su
ongi
copertina,
ma
che
Manf
è
un
genio
lo
sappiamo
già
da
quando
ci
ha
portato
2700!
Arcana
Mater
è
un
ambizioso
progetto
che
vuole
raccontare
una
storia
attraverso
le
78
carte
dei
Tarocchi.
E'
appena
iniziata
la
prima
miniserie
di
6
numeri
e
già
il
secondo
è
più
appassionante
del
primo.
Spero
vivamente
che
Manf
riuscirà
a
portare
a
termine
cotanto
progetto
così
avrò
un
nuovo
mazzo
di
tarocchi
per
la
mia
collezione...
ehm,
volevo
dire,
spero
che
Manf
riuscirà
a
portare
a
termine
cotanto
progetto
perchè
è
molto
interessante
e
sono
curiosa
di
vedere
gli
ulteriori
sviluppi
della
storia! Anche
i
suoi
ex
compagni
di
squadra,
ora
Edizioni
Orione,
oltre
a
continuare
la
saga
di
2700
continuano
a
sfornare
miniserie
fantasy
con
i
mitici
Emanuele
Manfredi
e
Roberto
Graziano
affiancati
da
nuove
leve
altrettanto
brave.
Ammetto
di
non
aver
ancora
comprato
nè
Ares
nè
Warlords
e
di
essere
ferma
con
la
nuova
serie
di
2700,
però
ho
preso
un
fumetto
tutto
al
femminile,
Harmoran.
Questa
minisaga
di
dieci
numeri
(disponibili
0
-
1
-
2)
è
ispirata
alla
Britannia
dei
Driudi
con
epiche
battaglie
e
sciamani
dipinti,
lotte
interne
e
invsasioni
da
fuori.
In
due
dumeri
e
un
pezzo
si
è
aperto
uno
spiraglio
su
un
mondo
e
una
storia
di
cui
non
si
vede
l'ora
di
conoscere
la
fine...
Le
Edizioni
Orione
saranno
a
Lucca
(e
probabilmente
a
Milano,
ma
questo
non
l'ho
chiesto)
il
prossimo
autunno
per
chi
volesse
fare
scorta
di
fumetti
fantasy
di
ottima
fattura! Nel
99
avevo
trovato
in
una
fumetteria
di
Taranto
il
n.0
di
Anno
Domini,
parodia
del
medioevo
italicomolto
simpatica.
L'anno
scorso
i
ragazzi
erano
a
Torino,
ma...
a
mani
vuote!
Quest'anno
invece
avevano
sul
tavolo
ben
4
numeri
della
loro
saga
che
ha
cominciato
ad
uscire
regolarmente
a
maggio-giugno
scorsi
(e
la
domanda
sorge
spontanea:
ma
la
Casa
del
Fumetto
DOVE
le
nasconde
tutte
'ste
belle
cosine
indipendenti??).
"Anno
Domini
-
Dementibus
fabuli
medii
aevi"
dà
già
dal
titolo
un'idea
dei
folli
contenuti.
Preparatevi
alla
sgrammaticata
narrazione
di
Erveo
Garrulo
e
a
seguire
le
imprese
del
normanno Rainulfo
e
la
rossa
Costanza,
ne
lo
renio
de
la
Italia,
quindi
per
una
volta
viene
esaltato
il
NOSTRO
passato,
invece
dei
tanto
popolari
miti
celti!
Siamo
nel
1100
circa,
con
l'Italia
sotto
lo
scettro
di
Enrico
VI,
figlio
del
Barbarossa...
il
resto
è
meglio
che
ve
lo
leggete
da
soli,
sennò
vi
perdete
tutto
il
godimento! Ah,
solo
per
cronaca,
ho
visto
che
è
stato
tradotto
Double
Je,
se
qualcuno
volesse
leggerlo
(Doppio
Io)
in
italiano
dopo
la
mia
recensione
in
ambito
fumetti
d'oltr'alpe
in
lingua
originale! (6/05/2002)
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