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Max
Payne
di
Daniele D'Aquino
Dura
la vita dei collaboratori di Amazing Comics! Non pago degli aggiornamenti
quotidiani che costringono i poveri articolisti a veri tour de force, il
satrapo MaT, ideatore e coordinatore del sito, ora arriva addirittura a
commissionare i pezzi! E dietro ad un innocente "perché non scrivi
un articolo per Videocomics dedicato a Max Payne? Ne ho sentito parlare
molto bene ed aspetto di sapere cosa ne pensi tu...", non sapete
quali terribili minacce si possono celare. Scherzi a parte, colgo al volo
l'invito di Matteo e con grande piacere passo subito a parlarvi di uno dei
giochi più belli e venduti degli ultimi tempi. Sebbene sia uscito un anno
fa, il clamore che ha suscitato in critica e pubblico ancora non si è
placato del tutto. Mai entusiasmo fu più giustificato, perché Max Payne
è davvero un capolavoro. Mi ha conquistato immediatamente: sarà per la
grafica sbalorditiva, per la sorprendente giocabilità, per il carisma del
personaggio, fatto sta che non vedevo l'ora di accendere il PC e giocarci.
Ma le cose belle durano poco e infatti lo finii in meno di una intensa
settimana…ecco, se proprio vogliamo trovargli un difetto che confermi il
motto "la perfezione non è di questo mondo", possiamo
lamentarci per la sua brevità. Qualche livello in più non avrebbe
guastato!
Max Payne è uno sparatutto in terza persona, in cui
impersoniamo un poliziotto alle prese con una banda di temibili criminali.
Di più non dico per non rovinare la sorpresa a quei pochi che non ci
hanno ancora giocato (fatelo!), ma vi basti sapere che la trama è molto
avvincente e ha l'interessante peculiarità di essere stata costruita come
un enorme flashback. Ciò che ha contribuito al successo di MP, ferma
restando l'impeccabile realizzazione tecnica, è sicuramente la
spettacolare impostazione cinematografica. La regia artificiale è tra le
migliori mai viste e spesso si ha la sensazione di assistere ad un film
interattivo. I riferimenti a Matrix, poi, si sprecano. Uno su tutti, il
cosiddetto "bullet time". Ricordate quelle sequenze in cui il
tempo rallenta e Keanu Reeves schiva acrobaticamente i proiettili? Ecco,
un effetto speciale simile è presente in Max Payne. Ciccando sul tasto
destro del mouse infatti, per alcuni secondi l'azione si svolgerà in
"slow-motion", con il vantaggio di avere più tempo per studiare
ogni dettaglio della scena; molto utile quando si è dietro una parete e
si vuole dare un'occhiata dall'altra parte del muro. E poi volete mettere
quant'è esaltante vedere nitidamente le pallottole che ci sfiorano e le
piastrelle che si spaccano in mille pezzi? Altra chicca: anche il sonoro
va al rallentatore e il risultato è una distorsione simile a quella di un
45 giri fatto andare a 33, il tutto ovviamente supportato da una
tecnologia digitale. Stre-pi-to-so! Ogni livello di Max Payne trasuda
azione e adrenalina, ma non mancano momenti più visionari e allucinogeni,
davvero suggestivi, dove le armi non ci serviranno a nulla. Altro punto a
favore del gioco è la sua completa localizzazione in italiano. Quindi non
si preoccupi chi non mastica bene l'inglese: tutte le scritte sono state
tradotte e il parlato è stato doppiato alla perfezione. Arrivati a questo
punti qualcuno di voi si starà domandando: la rubrica si chiama
Videocomics, ma in Max Payne i fumetti dove sono? Tranquilli, ci sono, ci
sono. Tra una missione e l'altra, oltre alle animazioni realizzate con lo
stesso motore grafico del gioco, troviamo anche degli intermezzi statici
costituiti da comics disegnati e colorati con uno stile molto particolare
e di grande impatto. In pratica i fumetti (letti in italiano e
accompagnati da realistici effetti sonori) fanno da collante tra i vari
livelli e assicurano continuità nella narrazione. Che dire ancora? Come
avrete capito Max Payne è un titolo che ogni videogiocatore deve
assolutamente avere. E se ormai lo avete portato a termine in tutte le
modalità disponibili, non disperate, perché per il 2003 (rullo di
tamburi) è prevista l'uscita di Max Payne 2! Basta avere un po' di
pazienza…
(1/11/2002)
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