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Napoli
Ground Zero
di
Daniele D'Aquino
Come
ci aveva anticipato in esclusiva Lorenzo
Bartoli nell'intervista rilasciata ad AC durante Romics, ecco
uscire il primo dei due volumi de "I giganti dell'avventura"
che raccolgono le storie pubblicate su Skorpio di "Napoli Ground
Zero".
Considerando che la collana bimestrale dell'Eura finora aveva ospitato
solamente autori sudamericani, questo albo è motivo di ulteriore
orgoglio per gli autori italiani coinvolti nel progetto.
Ideato dallo stesso Bartoli, insieme a Roberto Recchioni,
con cui si è alternato alle sceneggiature, "Napoli Ground
Zero" (brossurato, 260 pp., € 8.50) è un insieme di serie
autoconclusive ambientate in un futuristico universo partenopeo e legate
tra loro dal libro immaginario: "Nuova Napoli: a Sud di Nessun
Nord", citato come introduzione e/o epilogo in ogni episodio.
Ma andiamo a vedere le storie in dettaglio.
Si inizia con "Piombo", 5 capitoli incentrati su uno
sceriffo-animatrone che sembra uscito da "Il mondo dei robot"
(Westworld) di Michael Crichton. Riattivato da un gruppo di ragazzini
nel luna-park abbandonato di cui era un'attrazione, Piombo diventa ben
presto un implacabile tutore della legge nella Nuova Napoli del
ventitreesimo secolo. Da segnalare il quarto episodio, un simpatico
omaggio a "Lo scopone scientifico", la celebre commedia
di Luigi Comencini, con Alberto Sordi e Silvana Mangano.
Ai pennelli troviamo il dampyriano Luca Rossi, che conferma,
qualora ce ne fosse ancora bisogno, tutte le sue doti: disegni
espressivi, grande gusto nelle inquadrature, perfetto uso del
chiaroscuro.
Proseguendo nella lettura ci imbattiamo in "Asia",
figlia di un pizzettaro e di un'assassina ninja che combatte per il bene
con le stesse armi del male. Cinque episodi che mescolano ironia e pulp,
illustrati da un Recchioni essenziale, incisivo e mangheggiante, a metà
tra l'umoristico e il realistico.
Molto interessante la struttura dell'ultimo capitolo, un esercizio di
stile giocato sul flashback e la divisione verticale della tavola.
Più avanti è la volta di "Spazzatura", vicenda di una
comunità di reietti che vive in una enorme discarica minacciata da
robottoni raccogli-rifiuti. I disegni, efficaci e dettagliati, sono di Massimo
Leonardo (Leomacs).
Voltiamo pagina e ci troviamo di fronte l'unica storia confinata in un
solo capitolo, "Gec&Jeko", spassosa (dis)avventura
di un Guappo Elettronico Computerizzato e di un geco umanoide, maldestri
addetti al recupero crediti e morosità. Convincente il tratto di Fabrizio
Spinelli, a suo agio nelle atmosfere comiche di questo episodio e
bravo a dosare il retino in modo funzionale.
Il racconto successivo, ben illustrato da Cristiano Cucina, è
"Bancolotto", in cui conosceremo lo strano lavoro di
Don Pasqualino: entrare nei sogni della gente e interpretarli tramite la
Smorfia, per fornire così ai suoi clienti qualche numeriello da giocare
al Lotto.
Subito dopo troviamo "Plastica" che narra le divertenti
vicende di Mob, Blob e Mostro, i tre protagonisti del cartone animato
che spopola a Nuova Napoli. I disegni sono di Alessandro Di Paolo,
che dimostra uno stile versatile e piacevole.
A concludere il corposo albo ecco "Stella", la
poliziotta sexy e violenta amica di Asia, sul cui omicidio investigherà
nell'ultimo dei tre episodi. Buoni i disegni di Stefano Piccoli,
morbidi e "volumetrici" grazie all'inchiostrazione a
pennarello.
"Napoli Ground Zero" è un affresco originale e ben realizzato
di una Napoli fantascientifica in cui convivono modernità e tradizione.
Una città piena di incoerenze, difetti, troppo spesso oggetto di
fastidiosi cliché e pregiudizi, ma incredibilmente viva, bella, umana.
(19/12/2002)
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