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Chi è John Doe? di Stefano Perullo
Chi
è l’enigmatico JOHN DOE? Apparentemente una persona come tante
altre. Un giovane affascinante ed amante del lusso, delle belle donne e
della vita. Un professionista affermato impiegato in una ditta
apparentemente come tante altre nelle quali bisogna lavorare davvero sodo
per emergere. E lui ce l’ha fatta, al punto di esserne diventato lo
scrupoloso direttore. Troppo scrupoloso, forse. Un giorno come tanti altri
John si mischia alla grigia massa informe degli impiegati che si recano al
lavoro e come tanti si occupa delle pratiche lasciate in sospeso. Con
evidente disappunto scopre che non tutto il lavoro che si doveva
effettuare è stato svolto; se JOHN DOE fosse una persona come tutte le
altre non si tratterebbe di niente di davvero irreparabile. Purtroppo, però,
JOHN DOE non è una persona come tutte le altre. JOHN DOE è il direttore
della TRAPASSATI INC. una enorme multinazionale che tratta il commercio e
la gestione delle anime. I tempi sono cambiati ed anche la Morte ed gli
altri fidati Cavalieri dell’Apocalisse hanno deciso di adeguarsi. Messa
in naftalina la falce e gli altri strumenti di distruzione hanno deciso di
fondare la TRAPASSATI INC. e di gestire le anime degli esseri umani come
fossero fondi monetari o buoni del tesoro, affidandone la gestione
materiale a degli impiegati modello, lavoratori indefessi ed ottimi
ragionieri. John Doe, purtroppo, è un impiegato troppo scrupoloso e così,
incurante delle limitazioni impostegli, scopre che i Quattro Cavalieri
stanno tramando qualcosa e che nel bilancio della TRAPASSATI INC. c’è
un incredibile ammanco di anime: circa cinque milioni di persone che
avrebbero dovuto essere traghettate da Caronte sull’altra sponda dello
Stige sono stati misteriosamente risparmiati. I Quattro Cavalieri
dell’Apocalisse si stanno preparando per il loro grande momento e lo
stanno facendo pensando in grande, risparmiando la vita a personalità di
ogni tipo (omicida seriali o immensi artisti) in grado di caratterizzare
degnamente la madre di tutti gli eventi catastrofici: L’APOCALISSE. Con questa affascinante trama, ricca di spunti e di accenni alla possibile evoluzione delle vicende del personaggio, all’inizio di questo afoso mese di Giugno si è presentato nelle edicole della nostra penisola JOHN DOE, la nuova collana monografica mensile della EURA Editoriale (la prima in assoluto interamente realizzata in Italia da autori nostrani), ultimo ed attesissimo prodotto della fervida mente dell’ormai collaudato binomio Bartoli / Recchioni. “La Morte, l’universo e tutto il resto” è un numero di esordio che fa davvero ben sperare per un fumetto che, pur presentandosi nel classico formato Bonelliano, di classico ha ben poco, ad iniziare dalla caratterizzazione del protagonista delle vicende che sembra dotato di una morale quantomeno discutibile (non per niente dopo appena una decina di pagine non esita ad investire volontariamente un anziano signore che attraversa la strada sulle strisce pedonali) e da un ritmo narrativo molto intenso e veloce in grado di far scorrere piacevolmente la lettura dell’albo. Notevole il lavoro di caratterizzazione svolto da Roberto Recchioni, sceneggiatore di questa prima storia, che in sole 96 pagine riesce non solo a definire le caratteristiche dei personaggi principali e di contorno della serie ma anche a tracciare uno scenario molto convincente riguardo la possibile evoluzione della stessa, lasciando aperta ogni possibile strada ed ogni possibile scenario all’ambientazione futura. Il soggetto, pur non essendo originalissimo (si nota una grande familiarità con romanzi come IL SOCIO di John Grisham, con le classiche serie di telefilm come “il Fuggitivo” o “Corri e scappa Buddy”, o ancora con pellicole come Brazil) è miscelato incredibilmente bene e presenta notevoli spunti di interesse, pur strizzando eccessivamente l’occhio ai lettori sin troppo abituati alle dilaganti citazioni (ma il volo di ET sulla bicicletta è davvero carino). Purtroppo
risulta un po’ discontinuo il lavoro di Emiliano
Mammucari, ottima matita e speranza delle nuvole parlanti italiche
forse non ancora a suo agio con una lunga storia di 96 pagine, con la
necessità di adattare il suo stile evocativo e carico di neri suggestivi
ad uno più classico e “digeribile” dal grande pubblico e con la carta
porosa e poco seducente su cui il suo lavoro è stato stampato. 96 tavole,
dunque, durante la quali si
alternano scene ottimamente illustrate come il mozzafiato inseguimento in
automobile ed altre che palesano qualche perdonabile, ed in futuro,
rimediabile incertezza, soprattutto per quel che riguarda il volto del
protagonista o qualche scena in cui l’anatomia dei personaggi appare un
po’ troppo legnosa. Ma nel complesso rimane comunque ottima la prova di
un giovane autore che ha davanti a sé davvero molto tempo per affermarsi
e far parlare del proprio lavoro. Un ultima nota di merito va alla confezione di JOHN DOE con la quale l’EURA, casa editrice che ci ha abituato ad edizioni a dir poco essenziali e spartane, è riuscita davvero a stupirci. Quindi, dietro una bella copertina disegnata da Massimo Carnevale, autore di copertine che quasi da sole invogliano all’acquisto di Dago e Martin Hell, scopriamo un apparato redazionale ben curato e decisamente interessante per tutti coloro che non vogliono limitarsi a leggere un fumetto ma che, se stimolati dalla lettura, sono interessati a carpire i gusti degli autori ed ad approfondire i temi trattati, magari gustandosi la lettura o la visione di un bel libro o film citato nell’albo. (11/62003)
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