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THE
MAGICIAN MOORE
Introduzione
all'arte di Alan Moore
di
Luca
Frangella
Penso
proprio di non esagerare affermando che Alan Moore sia lo
scrittore di fumetti più prolifico, creativo ed originale degli ultimi
20 anni. La sua vena creativa e matura continua a lasciare il segno sui
generi più disparati e forse anche al di fuori del mondo dei comics.
Alan
Moore nasce il 18 Novembre 1953 a Northampton, una città
industriale fra Londra e Birmingham. Primo figlio di un operaio
impiegato in una fabbrica di birra e di una tipografa, la sua infanzia
è caratterizzata dalla povertà della sua famiglia e dell'ambiente che
lo circonda. Mostrando precocemente un grande talento, esordisce come
autore completo nel 1979 su una rivista di musica rock, "Sounds",
con una serie di strisce autoconclusive; poco dopo inizia a collaborare
al "Northants Post" con l'umoristico "Maxwell the Magic
Cat". Convintosi di non essere un granché come disegnatore, decide
di dedicarsi unicamente al lavoro di sceneggiatore. All'inizio degli
anni '80 collabora alle riviste "2000 A.D." e "Warrior",
realizzando diverse storie autoconclusive e qualche interessante
episodio di "Marvelman" e di "Captain Britain". Ma
il primo vero segno tangibile della sua creatività è, a mio parere, la
splendida miniserie "V for Vendict" (1983,disegni di Alan
Lloyd), un buio romanzo fantapolitico ambientato in un 1998 che
ricorda molto il 1948 di orwelliana memoria.
Le
major del fumetto mondiale guardano con interesse e avidità a tale
dispiego di originalità e talento, tanto che nella metà degli anni
ottanta la DC Comics affida completamente nelle mani dello
sceneggiatore inglese le sorti della serie horror "Swamp Thing";
Moore dimostrerà come uno scrittore possa essere innovativo,
originale,personale e affrontare temi maturi pur muovendosi all'interno
dei ristretti margini creativi di un fumetto seriale rivolto al grande
pubblico. Su questa stessa serie viene introdotta l'indovinata figura di
un 'mago' dei tempi nostri: il 'bastardo inglese' "John Constantine",
che successivamente, visto il grande favore del pubblico, si meriterà
una testata tutta sua; "Hellblazer", alla cui guida si
alterneranno diversi validi autori, risulterà un grande esempio di
horror maturo e contemporaneo, a metà strada fra il fumetto seriale e
d'autore. Nel corso degli anni ottanta, Moore si proporrà come una
figura chiave nel processo di rinnovamento del fumetto supereroistico e
non, insieme al grande Frank Miller; il "Dark Knight Returns"
(1983) di quest'ultimo rappresenta sicuramente l'opera più originale in
tal senso, ma accanto ad essa non sfigura affatto l'immane capolavoro
(circa 400 pagine!) dello sceneggiatore di Northampton, "Watchmen",
su disegni di Dave Gibbons, pubblicato nel 1986.
Ma
Moore aveva già stupito gli amanti degli eroi in calzamaglia con
l'adulta e profonda graphic novel "The Killing Joke",
in cui la lotta fra il giustiziere mascherato "Batman" e il
suo arcinemico "The Joker" diventa simbolo perfetto e
splendido archetipo del folle, ambiguo, eterno 'gioco' fra il 'Bene' e
il 'Male', i cui confini si fanno sempre più labili. Intanto lo
scrittore inglese lavora per conto della Image Comics, producendo
una sua interessante e personale versione del personaggio "Supreme",
inteligente ed ironica metafora di "Superman" e dei suoi
epigoni. Negli anni '90 si dedica ad alcuni originali esperimenti a
metà fra teatro, musica, cinema, poesia e...magia....Si, magia, perchè
dovete sapere che Moore è un attento studioso e praticante di tale
materia, come fra l'altro testimonia il suo aspetto da 'santone' con
tanto di barbone chilometrico! Tali impegni non gli impediscono comunque
di sfornare l'ennesimo capolavoro.
Stavolta
il 'mago di Northampton' dirige con grande maestria una tragedia umana
di proporzioni metafisiche, prendendo come spunto la serie di orribili
delitti di cui si macchiò 'Jack the Ripper" (il nostro Jack lo
Squartatore) alla fine del secolo scorso. L'opera in questione,"From
Hell", che si pregia degli splendidi disegni di Eddie
Campbell, a mio parere, riesce a cogliere il nefasto spirito
dell'era contemporanea senza essere didascalica, ma ricorrendo abilmente
al linguaggio della metafora. Il recente omonimo film purtroppo non
rende merito a questa opera magna in 5 volumi; però penso che avrà
reso molti soldi ai suoi autori! Questo è un bene per il mondo della
strisce disegnate; infatti ritengo giusto che un autore di fumetti
riceva un forte riconoscimento sul piano economico oltre che su quello
artistico, come già succede in ambito cinematografico e letterario.
Più recentemente Moore continua a deliziarci con opere davvero intelligenti
come "La Lega degli Straordinari Gentlemen", in cui
l'attenzione del lettore viene completamente assorbita da entusiasmanti
avventure ambientate alla fine del '800; protagonista della serie è uno
stravagante e male assortito gruppo di celebri personaggi presi a
prestito dalla letteratura dell'epoca, fra cui Alan Quatermain, l'Uomo
Invisibile, Mr.Hyde, il Capitano Nemo. Davvero divertente! Sembra che
negli USA stia per uscire la versione cinematografica. Questa bella
serie rientra in un progetto editoriale più ampio curato dallo stesso
Moore e da lui battezzato A.B.C. (American Best Comics). Penso
che con tale progetto Moore voglia portare il gusto fumettistico del
grande pubblico americano ad una lenta maturazione, introducendo via via
elementi di novità e di spessore creativo all'interno degli ormai
ripetitivi e asfittici schemi narrativi dei generi di larga diffusione,
primo fra tutti quello supereroistico. Così facendo Moore stimola
l'attenzione del lettore medio verso produzioni e tematiche finora
lasciate ai margini del grande mercato dei comics americani. Non può
che derivarne un allargamento di quest'ultimo ed una maggiore ricchezza
del settore, sia economica che culturale. Ma forse questo è ciò che
Moore ha sempre fatto nella sua ormai ventennale carriera di geniale
scrittore di fumetti. Spero che il pubblico risponda positivamente. Per
il momento non ci rimane che aspettare con ansia il suo prossimo
capolavoro!
P.S.:
Per festeggiare il cinquantesimo compleanno dello sceneggiatore inglese,
nel mese di giugno verrà pubblicato uno special dal titolo "Alan
Moore, ritratto di uno straordinario gentleman"; il volume si
pregerà del contributo di 100 fra i migliori artisti del fumetto
mondiale. Per ulteriori informazioni visitate il sito www.ultrazine.org.
(3/4/2003)
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