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Preview: "La Dottrina" n°2 (parte II) di Daniele D'Aquino
Prima delle vacanze ci eravamo lasciati con la preview dedicata al secondo volume de "La Dottrina" e ora, al rientro, ricominciamo proprio da lì, con la seconda parte delle anticipazioni. La terza e ultima sarà on-line tra circa una settimana, cioè una quindicina di giorni prima dell'uscita dell'albo, prevista per Lucca. Come al solito devo ringraziare, per la loro immensa gentilezza, Alessandro Bilotta e Carmine Di Giandomenico. Con quest'ultimo poi ho avuto modo di scambiare pochi giorni fa una piacevole chiacchierata telefonica, in cui abbiamo parlato di un po' di tutto, da "La Dottrina" (of course) fino al grande progetto extrafumettistico in cui è coinvolto (non posso ancora anticiparvi niente…), passando per la sua rinuncia a John Doe. "Alessandro ha scritto una sceneggiatura allucinante, le idee che gli sono venute in mente mi hanno sconvolto" mi ha confidato Carmine, che in questo periodo, nell'attesa di iniziare il terzo volume, sta lavorando ad un fumetto cui tiene moltissimo, "Oudeis", di cui scrive anche i testi. Per quanto riguarda le immagini presentate in anteprima, ci sono le tre tavole del work in progress (nella preview #1 erano a matita, ora sono inchiostrate) ed in questa pagina altre due tavole inchiostrate e poi a colori, in cui si può notare la particolare tecnica con cui Di Giandomenico ha raffigurato le soggettive dei personaggi ("Ho fotocopiato direttamente a colori le vignette a matita"). Infatti ad ogni personaggio sarà associato un colore, permettendo ai lettori un'immediata identificazione; ciò rientra nella volontà dei due autori di sperimentare soluzioni grafiche insolite e diverse per ogni volume. E a proposito delle tecniche realizzative, nell'albo di imminente uscita Carmine ha abbandonato quasi definitivamente il pantone, preferendogli l'acquerello. Pochi gli interventi digitali, "non perché odio il computer, ma trovo il disegno a mano molto più caldo." Come ciliegina sulla torta di questa preview, di seguito troverete la sceneggiatura di una delle tavole del work in progress, in modo da poter confrontare testo e realizzazione grafica. Ma cosa volete di più?!
-) clicca quì per vedere le tavole a matita -) clicca quì per vedere le tavole inchiostrate -) clicca quì per vedere le tavola a colori
TAVOLA UNDICI - secondo volume, capitolo 4
Vig. 1 Stacco. Interno mensa dei lavoratori del Registro. Sembra come qualunque altra mensa aziendale della nostra città, oggi. Non ci dobbiamo inventare molto. Cosa c'è di più distopico di una mensa? Non ci sono i classici banconi su cui si scorre per essere serviti, ma ognuno si rifornisce dai distributori identici a quelli che ci sono in giro per la città. Si mangia su lunghi tavoloni da dieci persone come in carcere. Indovina cosa c'è buttata su qualche colonna? Bravo, hai indovinato! L'icona dell'eroe di guerra. Ma tutto questo ora non si vede. L'inquadratura è stretta su Elateria e Zeccaria che mangiano da soli a un tavolo. Di profilo, una difronte all'altro come due piccioncini. Hanno davanti un vassoio tipo McDonald's con un bicchiere d'acqua, una fetta spessa e grossa di pane casereccio e una ciotola con dei rigatoni in bianco. Non esistono le posate. Elateria ha il vassoio pieno, ma non mangia. Tiene gli avambracci incrociati posati sul tavolo e viene un po' in avanti quasi a cercare di parlare il più possibile vicino alla faccia di Zeccaria. Il nostro invece sta mangiando i rigatoni mettendoseli in bocca uno dietro l'altro con le mani. Mentre infila un rigatone in bocca alza la testa sorpreso dalla domanda della ragazza. Per me i protagonisti di questa tavola sono gli sguardi e gli atteggiamenti dei due. Lei è bellissima e lui è spaesato. A me interessano solo storie d'amore di uomini e donne seduti alle mense aziendali.
ELATERIA Ti chiedi mai a che servono i cocomeri?
ZECCARIA Come?
Vig. 2 Inquadratura identica alla vignetta precedente. Lui tiene un boccone tutto su una guancia che gli si gonfia tantissimo e gli occhi sbarrati come un napoletano che sta ascoltando un telegiornale in arabo. Lei si è lasciata andare sullo schienale e guarda per terra come se la risposta alle sue domande fosse scritta lì.
ELATERIA (I balloon) Che ci sta dentro?
ELATERIA (legato) Sono vuoti?
ELATERIA (legato) E allora perché pesano così tanto?
ELATERIA (II balloon) Questo mondo mi sembra pieno di cose di cui non capisco il senso.
Vig. 3 Zeccaria si alza di scatto col vassoio in mano, quasi volesse scappare lasciarla sola al tavolino. Elateria, restando seduta, allunga una mano verso di lui ma ancora non lo tocca. Qui l'inquadratura si allarga un po', i nostri sono quasi a figura intera e, se vuoi, si vede un po' d'ambiente, ma a noi tanto ci frega solo di loro due. Te l'ho già detto che da qualche parte c'è l'icona dell'eroe di guerra?
ZECCARIA Pare che dentro ci sia una sostanza nociva per il cittadino, così il guscio esterno ci protegge da essa. Rappresenta l'Interno che ci preserva dai pericoli.
ELATERIA Qui tutto rappresenta qualcosa.
Vig. 4 Soggettiva sfocata di Zeccaria. La mano di lei sfiora la mano di lui che tiene il vassoio. La sfocatura oltre all'idea della soggettiva di Zeccaria per me rappresenta anche una sorta di censura, perché certe immagini in un regime non si possono vedere.
ELATERIA FC Ti dispiace che mi sono seduta vicino a te?
ZECCARIA FC No, che dici? C'era posto…
Vig. 5 Elateria è di quinta e si è appena alzata dal tavolo. Come se fosse l'immagine della vignetta precedente però vista da un'altra inquadratura. Qui si vede bene la ragazza che sfiora Zeccaria che le fissa la mano come fosse quella di un'appestata.
ELATERIA Te lo chiedo perché ti vedo nervoso…
ZECCARIA Nervoso? Non è per niente vero! Come ti permetti!
Vig. 6 Zeccaria ritira la mano di scatto e si stropiccia un occhio con l'altra. Fa per andarsene mentre Elateria rimane fissa immobile un po' imbronciata.
ELATERIA Appunto…
ALTOPARLANTE FC Il tempo di mensa è terminato. Tornare ai posti di lavoro.
ZECCARIA Ehm... ora ho il Credito Formativo. Ci vediamo dopo.
Pagina tratta dalla sceneggiatura originale di Alessandro Bilotta per "La Dottrina" #2
(10/10/2003)
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