Magico Vento #72

di Daniele D'Aquino

 

Magico Vento (c) Sergio Bonelli EditoreSe Gianfranco Manfredi ha ricevuto il Premio Attilio Micheluzzi come miglior sceneggiatore in occasione dell’ultimo Comicon, un motivo ci sarà. Per scoprirlo basta leggere l’ultimo numero di Magico Vento, “Jericho” (brossurato, 94 pp. in b&n, € 2.20).

La storia, che rientra nel filone “immaginario-leggermente venato da elementi visionari”, è ambientata in un paese che in comune con la famosa città biblica non ha solo il nome. Nella Gerico del west a far crollare le mura della città (solo metaforiche, ma c’è mancato poco che cedessero pure quelle vere…) è un clima di crescenti sospetti che porteranno la comunità sull’orlo della distruzione. Ned e Poe si troveranno coinvolti nelle rivalità e nelle faide tra gli abitanti, riuscendo però alla fine a limitare i danni e a far tornare un po’ di ragione in quella follia collettiva.

In altre mani da un soggetto simile sarebbe potuto uscire un albo senza attrattive, un semplice riempitivo. Invece Manfredi costruisce su questa trama una sceneggiatura equilibrata che tiene sempre alto l’interesse del lettore. A poco a poco vengono aggiunti nuovi elementi, la storia prende forma sotto i nostri occhi, seguiamo l’evolversi della vicenda curiosi di come andrà a finire.

Chi ha dato fuoco alla stalla di Barney? E al locale di Fiddle? Scopriremo tutto nel precipitare degli eventi delle ultime pagine.

Altra dote di Manfredi che innalza la qualità dell’episodio, è la spigliatezza con cui manovra i numerosi personaggi, tutti realistici e caratterizzati da dialoghi mai banali.

Sotto questo aspetto poi, trova il valido supporto di un Mario Milano dal tratto funzionale alla narrazione, che si contraddistingue soprattutto per la recitazione dei personaggi davvero convincente.

Alla fine della fiera abbiamo una storia godibile e disegni pregevoli: in poche parole un albo che si a leggere con gusto.

 

(17/6/2003)

 

   

 

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